Il Vesuvio – Tutti i modi per visitarlo

Il Vesuvio non è solo il simbolo della città metropolitana di Napoli, è anche il suo fedele protettore. Questo nonostante, nel corso della storia, non sia stato proprio un ottimo compagno.  
Domina tutto il Golfo di Napoli e, insieme a Stromboli ed Etna, é uno dei tre vulcani attivi d'Europa.
È possibile visitarlo grazie a diversi percorsi di trekking, che si possono affrontare da soli oppure accompagnati da una guida turistica.

Qualsiasi modo si scelga, la salita lungo il cammino e la vista dal cratere ne valgono davvero la pena!

Visitare il vulcano è un'ottima idea per una gita nei dintorni di Pompei in un giorno.

COME RAGGIUNGERLO

Raggiungere il Vesuvio è molto semplice.

Ci sono diverse modalità in base al tempo a disposizione per la visita e il budget di cui disponete.

Perderlo di vista è praticamente impossibile, perché sovrasta tutta la città metropolitana di Napoli.
Perciò, la maniera più semplice e immediata per visitare il vulcano è andarci a piedi.

Per gli esperti scalatori, visitarlo a piedi sarà un gioco da ragazzi.
Non avete esperienza? Nessun problema.
Ci sono ben 11 sentieri diversi, per un totale di 54 chilometri per esplorare il vulcano in lungo e in largo.

1. CON UNA GUIDA

Tour guidati per il Vesuvio ne esistono a centinaia:

  • Alcuni durano la mezza giornata mentre altri una giornata intera.
  • A volte comprendono il pranzo, o uno spuntino, altre volte no.
  • Comprendono il trasporto da Napoli oppure la guida ti aspetta all’entrata del parco.

E’ chiaro che il prezzo varia a seconda della durata della visita e in base alla tipologia di tour guidato per il Vesuvio che prentate.

Potete scegliere alcuni dei pacchetti che vi proponiamo qui sotto

2. CON UN BUS ORGANIZZATO

Potete comodamente raggiungere l’ingresso per il parco del Vesuvio con un autobus privato, organizzato prima o durante la vostra visita.
Potete infatti prenotare questo servizio ai punti di informazione turistica oppure presso moltissime strutture ricettive nella città metropolitana di Napoli.

Un autobus privato da Napoli all’ingresso del Parco costa circa 15 € e non include l’accesso al parco né una visita guidata.

Diverse compagnie effettuano questo servizio: portandoti all’entrata del parco in mattinata ed aspettandoti all’uscita nel pomeriggio.

3. CON I MEZZI PUBBLICI

Pratica più economica rispetto ad un trasporto privato, utilizzare i mezzi pubblici per visitare il Vesuvio è allo stesso tempo conveniente e comodo.

Dalla stazione di Napoli Centrale prendete un treno regionale e scendete alla fermata di Ercolano Scavi.
Da qui, un autobus locale per arrivare a destinazione.

La durata totale del tragitto è di circa 40 minuti.

QUANDO VISITARLO

Il Parco Nazionale del Vesuvio è aperto alla visita durante tutto l’anno, a patto di condizioni meteorologiche favorevoli.

La visita è quindi sconsigliata nei mesi invernali per l’incertezza del meteo e più indicata in primavera o in autunno.

Potete accedere a partire dal mattino fino al calare del sole:

  • A marzo ed ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00
  • Ad aprile, maggio, giugno e settembre il parco è aperto dalle 9.00 alle 17.00
  • A luglio e agosto si dalle 9.00 fino alle 18.00

I SENTIERI 

I sentieri che permettono di esplorare la riserva del Vesuvio variano in lunghezza e quindi in tempi di percorrenza (dai 30 minuti alle 6-7 ore di cammino), e in difficoltà, bassa media o alta in base anche e soprattutto alla pendenza del tracciato.

Tra i percorsi più interessanti:

  • Il Trenino a Cremagliera - una passeggiata di 2 ore lungo un tragitto di difficoltà media alla scoperta del percorso storico di ascesa al vulcano partendo dalla cittadina di San Sebastiano.
  • L’Olivella - una camminata di difficoltà bassa di circa 2 ore e mezza attraverso le stupende campagne di Sant’Anastasia.
  • Il Fiume di Lava - percorso di circa un’ora, accessibile grazie ad un livello basso di difficoltà, attraverso un paesaggio quasi lunare formato dalla colata lavica.

Due sono invece i tracciati accessibili a chiunque:

  • Il Monte Somma - con partenza da Ercolano attraversando Via San Vito.
  • Lo Stradello della Via Traversa - con partenza lungo la provinciale Ercolano-Vesuvio.

Esiste anche un altro tracciato chiamato Monte Somma, di livello difficile, che permette di esplorare la vetta più alta del monte, chiamata Punta Nasone.

Salire fino alla parte sommitale, cioè fino al cratere del vulcano, il cosiddetto sentiero Gran Cono del Vesuvio, è un’esperienza adatta a molti.
Consiste in una passeggiata di circa 2 ore e 30 lungo un percorso piano e accessibile.

CONSIGLI

Visitare il Vesuvio è un’esperienza fantastica, che consigliamo agli appassionati di turismo, agli avventurieri e agli amanti della natura.

Per viverla al meglio, ci sono alcuni consigli che vogliamo darvi prima della partenza.

  • Ritagliate un giusto lasso di tempo alla visita.
    Prendetevi almeno 1 ora e mezza per esplorare parte dei sentieri tracciati nel Parco.
    Se potete, percorretene più di uno, per vivere al meglio la biodiversità di questo luogo.

  • Controllate sempre il meteo prima della partenza

  • Indossate le scarpe più comode che avete messo in valigia.
    Visitare il Vesuvio comporta fare delle lunghe passeggiate, a volte in salita e su un terreno non sempre spianato.

  • Prima del rientro all’alloggio fermatevi ad assaggiare i prodotti del luogo, come il vino Lacryma Christi, prodotto con le uve coltivate sul suolo vulcanico.

IL VULCANO

Alto 1281 m slm, è situato all'interno di una parziale caldera (un'ampia conca) di più o meno 4 metri quadrati.

La caldera è la parte che rimane di un precedente vulcano, quello che oggi chiamiamo Monte Somma, dopo che l'eruzione del 79 d.c., raccontata da Plinio il Giovane, aveva fatto crollare il fianco sud, dove si è formato il cono attuale con il suo cratere.
Per questo motivo il complesso vulcanico si chiama Somma-Vesuvio, mentre con Vesuvio ci si riferisce al cono interno.

È un tipico vulcano poligenico e misto. Lo compongono infatti lave di composizione chimica diversa ed é formato sia da colate di lava sia da depositi piroclastici. 

La sua storia risale a circa 400 mila anni fa, anche se le informazioni più certe si riferiscono agli ultimi 25mila anni.

I tre periodi principali

  • Dalle origini al 79 d.c.: si forma il monte Somma, poi demolito da diverse eruzioni esplosive
  • Dal 79 d.c. al 1631: nel 79 si verifica l'incredibile eruzione che seppellì sotto metri di ceneri bollenti e colate di fango le città di Pompei ed Ercolano, Oplonti e Stabia. Nei secoli successivi si verificano molteplici eruzioni
  • Dal 1631 ad oggi: nel 1631 un’altra violenta eruzione del Vesuvio dà il via ad una nuova fase di attività del vulcano, caratterizzata da eruzioni numerose.
    Con l'ultima eruzione del 1944 il vulcano é entrato nella fase di "riposo attivo".

Oltre a queste eruzioni significative, ci sono state molte altre eruzioni di varia entità nel corso dei secoli.
Bisogna tenere presente che il vulcano è ancora attivo e può riprendere la sua attività eruttiva in futuro.
Gli scienziati lo monitorano costantemente  per proteggere la popolazione circostante.

Origine del nome

Ci sono diverse ipotesi

  1. Ha un'origine indoeuropea. La radice aues ricondurrebbe al termine illuminare, bruciare 
  2. Deriva da Vesbio capitano dei Pelasgi che dominò su quella zona
  3. Deriva da Veh Suis (guai ai suoi), con riferimento al fatto che la maggior parte delle sue eruzioni avevano preceduto o seguito avvenimenti importanti per la regione campana o la stessa città di Napoli. Avvenimenti quasi sempre nefasti.

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