Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

Il teatro di Pompei

Il teatro di Pompei è parte integrante del Parco Archeologico degli Scavi della città e senz'altro da tenere in considerazione tra le cose da visitare a Pompei.
Inoltre, è uno dei luoghi - insieme all’Orto dei Fuggiaschi - più conosciuti e ammirati del Parco stesso. 
Sommerso da ceneri e lapilli durante l’eruzione del 79, il Teatro di Pompei ha rivisto la luce durante gli scavi archeologici.
È proprio grazie alle operazioni avvenute in età Borbonica che ci è possibile scoprire molti dettagli sulla vita dei pompeiani in tempi antichi. 

Il teatro di Pompei è un chiarissimo esempio del ponte che esiste tra il mondo antico della città e quello moderno, visitato da milioni di turisti ogni anno. Vediamo perché!

BIGLIETTI POMPEI

Storia 

La vita di questo stupendo teatro inizia in epoca sannitica, quando la popolazione di Pompei era divisa in tribù e si dedicava principalmente alla pastorizia. Interamente rifatto nel II secolo a.c., il Teatro di Pompei ha passato tempi difficili nel corso della sua storia.

La caduta e risalita 

Questa magnifica opera pompeiana ha subito negli anni il triste destino di tutta la città.
Nel 62 d.c. un terremoto distrusse parzialmente molti edifici di Pompei.
Non da meno, il Teatro di Pompei fu colpito dall’evento sismico e venne in parte danneggiato, soprattutto l’area del palco - ricostruito subito dopo.

Anche il 79 d.c. è stata una data importante per Pompei: l’eruzione del Vesuvio sotterrò la città con ceneri e lapilli insieme ad altre cittadine nelle vicinanze (Ercolano e Stabia ad esempio) e ne modificò completamente l’aspetto.

Da quel momento si perde traccia della popolazione di Pompei, fino a quando alcuni ritrovamenti portano la famiglia Borbone ad investire sugli scavi archeologici.
Tutto quello che possiamo visitare oggi nel Parco Archeologico degli scavi di Pompei è stato riportato alla luce grazie al lavoro di moltissimi professionisti, che periodicamente si mettono all’opera per scoprire tutti i segreti della vita nella Pompei antica.

Punti di interesse nelle vicinanze: Terme stabiane, Casa del Menandro, Lupanare, Foro

Architettura del Teatro

Il Teatro è stato costruito sotto una collina. La sua pendenza è stata sfruttata infatti per realizzare la gradinata per il pubblico.
Nel corso degli anni, ha subito varie modifiche. Una di queste, nell’anno 80 a.c., ampliò le gradinate per il pubblico. Un’altra, più recente, durante il periodo augusteo, vide invece una ristrutturazione totale del teatro.
Al contrario della maggior parte dei teatri di stampo romano a forma emisferica, questo è stato disegnato come un ferro di cavallo. Tra le gradinate del pubblico troviamo alcuni balconcini chiamati tribunalia, dove sedevano gli ospiti importanti.

Gli spettacoli di allora

Lo spettacolo nella Pompei antica è sempre stato associato alla religione. Lo dimostra la vicinanza di un tempio e il fatto che tutti gli spettacoli si svolgevano nei giorni festivi.

All’interno del teatro venivano rappresentate commedie, pantomimi e le famose atellane - una commedia in tono scherzoso recitata in osco, il dialetto di Pompei.
Inoltre, lo spettacolo preferito da tutti i cittadini di Pompei - il mimo.
Partecipare ad uno spettacolo al Teatro Grande era gratuito. Le messe in scena erano finanziate dai potenti dell’epoca, che le utilizzavano come una sorta di propaganda politica.
Gli spettacoli erano aperti solo agli uomini liberi. In totale, questo poteva ospitare fino a 5.000 spettatori.

La gradinate dove sedeva il pubblico erano organizzate secondo i ceti sociali.
Gli uomini più importanti, come i politici e altri potenti, sedevano nelle prime file in basso, oppure sui tribunalia.
Il pubblico partiva quindi dai più ricchi, con la vista migliore, salendo fino ai meno abbienti. 
Queste erano le posizioni dei cittadini maschi.
La legge chiedeva infatti alla donne di sedere sulle ultime gradinate in alto.
I racconti di epoca romana che ci permettono di conoscere questi dettagli della vita di allora ci svelano anche un piccolo segreto.
Si dice che le donne di Pompei non fossero molto propense alle regole, e che spesso sedevano comunque in mezzo agli uomini.

Il teatro di Pompei oggi

E’ possibile visitare il Teatro di Pompei in due modi diversi.
Il primo
, che poi è anche il più classico, è quello di organizzare una gita al Parco Archeologico degli scavi di Pompei.
Dal momento che c'è sempre coda e, specialmente d'estate fa molto caldo, ti suggerisco di acquistare il biglietto on line. Potrai saltare la fila risparmiando fatica e iniziando subito la visita!

Ci sono due diversi ingressi al parco: 

  • se scegli l’ingresso di Porta Marina dovrai proseguire lungo tutta Via dell’Abbondanza, fino all’incrocio con Via Stabiana dove devi svoltare a destra - qui si trova appunto il Teatro di Pompei.
  • se invece preferisci utilizzare l’ingresso che porta direttamente alla Piazza dell’Anfiteatro, da qui dovrai scendere verso l’altro ingresso attraverso Via dell’Abbondanza - questa volta il Teatro di Pompei lo puoi trovare alla tua sinistra.

Il secondo, e più inusuale, metodo per scoprire la meraviglia del Teatro di Pompei è quello di acquistare un biglietto per uno spettacolo serale.
La stagione teatrale a Pompei ospita ogni anno commedie, tragedie e spettacoli musicali di compagnie famose in tutto il mondo.

Non è giusto dire ‘il teatro di Pompei’

Avete letto bene. È giusto dire i teatri di Pompei. Sì, perché a Pompei i teatri sono due. 
Quello di cui abbiamo parlato fino ad ora è il Teatro Grande di Pompei.
L’altro, invece, è chiamato Teatro Piccolo ma il suo vero nome è Odeion.
E' molto simile al suo fratello maggiore sia per quanto riguarda il periodo di costruzione, quindi per lo stile architettonico e per la forma, che per il triste destino sotto una coltre di lava del Vesuvio.
Alcuni particolari dettagli nella costruzione rendono un’acustica perfetta e lo hanno reso particolarmente adatto a spettacoli musicali.
Al tempo della Pompei antica, ad ogni concerto potevano assistere circa 1300 persone.
Puoi visitare questa attrazione solo con il biglietto di accesso al Parco Archeologico di Pompei.
Purtroppo non viene più utilizzato per spettacoli dal vivo.

 
POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

 

La Schola armaturarum

Tra le cose da vedere a Pompei , specie se sei a visitare gli scavi con i tuoi bambini, c'è la Schola Armaturarum Juventis Pompeiani.
Si trova affacciata su Via dell'Abbondanza, angolo vicolo Ifigenia ed  è visitabile ogni giovedì nell'orario di apertura del parco archeologico, per gruppi contingentati.
Era il luogo dove i giovani pompeiani si allenavano alla lotta e alle arti gladiatorie e rappresentava la sede di una importante associazione di carattere militare. 

Qui si svolgevano le riunioni dei giovani affiliati e qui si trovavano per organizzare e programmare le attività militari e i giochi che poi si sarebbero svolti nella Palestra grande o nell'Anfiteatro.

Un'altra funzione della schola armaturarum era quella di deposito di armi. Sono infatti state rinvenute numerose armature e trofei militari che erano appoggiati su scaffalature lignee poste lungo una parete.
in origine questo luogo era un'abitazione, come testimoniano i resti della parte nord.

Struttura

Gli allenamenti dei giovani pompeiani si svolgevano in una grande sala che si apre su via dell'abbondanza per tutta la sua apiezza. 
Probabilmente questo ambiente era chiuso da una transenna lignea.
Questa ipotesi è nata dal calco dell'impronta della transenna rimasta sulla  cenere che la ricoprì durante la terribile eruzione del 79 d.c.

La schola armaturarum  era anche caratterizzata da decorazioni militari raffiguranti rami di palma, vittorie alate e candelabri con palme. queste decorazioni sono purtroppo andate perdute nel crollo avvenuto nel 2010 .
A seguito di un dissesto idrogeologico dovuto a piogge abbondantissime, la copertura in cemento armato che era stata realizzata nel 1950 per porre riparo ai danni dei bombardamenti del 1943, è crollata facendo ingenti danni.
I restauri dell'ambiente sono stati inaugurati a gennaio 2019.

Sul retro dell'edificio sono presenti ambienti di servizio per la custodia di anfore per il vino, l'olio pregiato, salse di pesce.
Tutti prodotti che venivano serviti in occasioni di convivio o di rappresentanza.

orari pompei scavi 
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Il metodo Fiorelli

"Finora si è scoverto templi, case ed altri oggetti che interessano la curiosità delle persone colte, degli artisti e degli archeologi; ma ora tu, o mio Fiorelli, hai scoverto il dolore umano, e chiunque è uomo lo sente", scrive Settembrini il 13 febbraio 1863.

Uno dei punti di interesse di più impatto emotivo per chi viene a visitare gli scavi di Pompei sono sicuramente i famosi calchi.
Come non rimanere impressionati davanti ai corpi di quelle vittime sorprese dalla furia del Vesuvio nel 79 d.c?
Le espressioni dei loro volti, le pieghe dei vestiti, le posizione contorte dei loro arti: tutto questo è oggi visibile grazie ai calchi in gesso realizzati dall'archeologo Giuseppe Fiorelli nella seconda metà dell'Ottocento. Come un'istantanea di quei terribili giorni.

Cos'è il metodo Fiorelli

E' un metodo che, pur perfezionatosi nel tempo, è utilizzato ancora oggi, ed è molto semplice.
Consiste nell'effettuare una colata di gesso e acqua nel vuoto creatosi a seguito dell'indurimento della cenere nelle cavità lasciate dai corpi che si sono decomposti all'interno del materiale vulcanico.
Una volta asciugato il gesso è possibile procedere allo scavo del terreno circostante e portare alla luce il calco.

Oggi la tecnica si è così avanzata che è possibile vedere in maniera ancora più dettagliata le tracce dei tessuti, dei vestiti, i lineamenti dei volti, le vene delle mani, in cui sembra ancora scorrere il sangue.

l'Eruzione

La prima fase dell'eruzione vide cadere dal cielo lapilli (una specie dei grandine di pomice) che ricoprirono  le strade, i cortili e tutti gli spazi aperti.
Questo materiale vulcanico si depositò per un altezza di circa 3 metri. Diversi tetti delle abitazioni crollarono per i peso. 
Di chi morì intrappolato negli ambienti e investito dai crolli rimangono solo gli scheletri.

Una seconda fase vide invece invadere la città da un susseguirsi di flussi piroclastici (le nubi ardenti, caratterizzate da una forte velocità e un'alta temperatura), la cui cenere riempì ogni spazio vuoto rimasto. 
Chi venne colpito morì per shock termico. I loro corpi vennero coperti di cenere che solidificandosi ha mantenuto la forma delle sostanze organiche che si sono decomposte. 
Perciò sono rimaste le impronte non solo dei corpi degli uomini,  ma anche di animali, radici di piante, porte di legno, armadi.

Negli scavi di Pompei di calchi ce ne sono poco più di un centinaio.

N.B: tieni a mente che questi calchi non sono solo gesso ma erano persone. Perciò quando ti troverai a visitarli, fallo con il massimo rispetto.

Dove allattare o cambiare i bambini a Pompei

Se state visitando gli scavi di Pompei con bambini piccoli che hanno bisogno di essere allattati o dovete cambiargli il pannolino, la cosa più comoda è utilizzare i Baby Point.
Essi offrono infatti un momento di tranquillità e privacy dove potervi dedicare alle necessità dei vostri bebè.

Li trovate in tre luoghi diversi del parco archeologico: in via dell’Abbondanza, in Via di Nola, e all'incrocio via Stabiana e via della Fortuna

Non dovrete fare altro che ritirare le chiavi agli ingressi, far mangiare o cambiare il vostri bambini e, una volta terminato di visitare, riconsegnare le chiavi.

Se volete avere tutte le altre informazioni pratiche consultate la nostra pagina dedicata alle risposte alle vostre domande per visitare Pompei

Il Thermopolium

Il thermopolium di Pompei, già indagato nel 2019 ed emerso completamente dai flussi piroclastici a fine 2020 in tutta la sua bellezza, è solo l'ultimo dei meravigliosi ritrovamenti  frutto dei continui scavi di cui è oggetto l'area archeologica, patrimonio UNESCO dal 1997. 

Perciò, se non siete ancora stati a visitare gli scavi di Pompei dovete assolutamente rimediare! Non potete privarvi del piacere di vedere questa incredibile città romana che la lava del Vesuvio ha coperto nel 79 d.c. consegnando al tempo le persone, le cose , gli animali colti nell'attimo in cui sono stati travolti.

Grazie al ritrovamento di questo thermopolium  si potrà sapere di più sul vivere quotidiano dei pompeiani, sul cibo, sulla loro dieta e la loro vita.
Si trova tra vicolo delle Nozze d'argento e vicolo dei Balconi, di fronte alla Locanda dei gladiatori. Sarà sicuramente un punto di interesse da aggiungere alla vostra lista di cose da vedere a Pompei.

 

Come è fatto il Thermopolium di Pompei

Il thermopolium portato alla luce dall'opera degli archeologi è interamente dipinto (l'unico tra quelli di Pompei) e perfettamente conservato. Constava di un ambiente di piccole dimensioni con un bancone a L con incassate grandi anfore di terracotta (i dolia) dove venivano messe le vivande. Il pavimento è costituito da uno strato di cocciopesto (un rivestimento impermeabile fatto da frammenti in terracotta) in cui in alcuni punti sono stati inseriti frammenti di marmo policromo.

I dipinti del bancone rappresentano, sul lato corto una nereide che cavalca un ippocampo portando con se una cetra e sul lato lungo uno splendido gallo, un cane al guinzaglio e due anatre germane a testa in giù, come se fossero state appoggiate. I colori sono talmente vividi e brillanti che tutto sembra tridimensionale. Sul lato corto è visibile anche  l'impronta lasciata nella cenere da un grande portone di legno e da un balcone situato al piano superiore.

La cosa ancor più eccezionale è che all'interno dei recipienti sono state trovate tracce degli alimenti venduti in strada. I pompeiani infatti avevano l'abitudine di consumare fuori cibi e bevande. 
Il thermopolium fungeva insomma da antico fast food o da negozietto di cibo da strada. 

Gli studiosi hanno quindi potuto individuare il menù proposto dal termopolium, che prevedeva una specie di "paella", realizzata con l'impiego di mammiferi, uccelli, pesce e lumache.

Sono inoltre stati ritrovati dei resti di due uomini: un uomo intorno ai 50 anni disteso su una branda nel retro del locale che potrebbe essere morto schiacciato dal crollo del solaio e un'altro, i cui resti  sono stati trovati invece in un grande vaso di terracotta, tranne un piede che era vicino al bancone. Probabilmente lo scheletro di quest'ultimo, secondo gli archeologi, potrebbe essere  stato nascosto forse addirittura del XVII da scavatori che avevano scavato un cunicolo proprio a ridosso di questo edificio.
Oppure potrebbe essere stato un fuggiasco entrato nella bottega alla ricerca di riparo e soprattutto di cibo.

I nuovi scavi avviati nel 2023 hanno portato alla luce, al centro della cucina del thermopolium una situla  (vaso) in pasta vitrea decorata con scene di caccia in stile egiziano, realizzata ad Alessandria d’Egitto. (QUI per approfondimenti)

Leggi anche
Il thermopolium di Placidus 
Le attrazioni di Pompei
Scavi di Pompei - Itinerario
Dintorni di Pompei - Cosa visitare in un giorno

Visitare Pompei e il Covid-19

Situazione Covid 19: per visitare in sicurezza il Parco Archeologico di Pompei è sufficiente seguire gli itinerari studiati appositamente dalla direzione nel rispetto delle misure anti-coronavirus. Inoltre, gli ingressi saranno contingentati per assicurare il corretto numero di visitatori in ogni momento.

Attenzione: il biglietto di ingresso è acquistabile esclusivamente on-line, non sarà più possibile acquistarlo all'ingresso! Puoi comprare il tuo biglietto QUI. Potrai scegliere comodamente l'orario di visita, prevista ogni 15 minuti e per un massimo di 150 persone a turno.
Potrai accedere agli scavi dall'ingresso di Porta Marina o da quello di Piazza Anfiteatro da cui partono 2 itinerari appositamente segnalati, unidirezionali e differenziati. L'uscita invece è dai varchi di Porta Marina, Piazza Anfiteatro e Piazza Esedra.

All'ingresso: una volta arrivato ti verrà misurata la temperatura mediante termoscanner. Nei luoghi aperti ti raccomandiamo l'uso della mascherina che invece è obbligatoria nei luoghi chiusi, negli spazi affollati e dove la distanza interpersonale di almeno un metro non è assicurata.
Sia all'ingresso, sia presso i servizi igienici potrai trovare il gel igienizzante per le mani.

Nota: Sono temporaneamente sospesi i servizi di Porta Marina (toilets, bancomat, infopoint/servizio guide, deposito bagagli) ma  potrai utilizzare i servizi igienici dell'Antiquarium che si trovano nelle vicinanze"

In che giorni posso visitare gli scavi di Pompei?

Potete visitare il Parco Archeologico degli scavi di Pompei dal martedì alla domenica eccetto il 25 dicembre, il 1 gennaio e il 1 maggio, salvo eventuali aperture straordinarie nei giorni indicati.
Per sapere gli orari di visita degli scavi clicca QUI.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 27 aprile al  31 ottobre
Lunedì- Domenica
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Si può fumare all’interno degli scavi?

No, è proibito fumare negli scavi di Pompei. Se sentite la necessità di una sigaretta potete recarvi nelle aree disponibili presso la Casina dell’Aquila e presso le Toilettes.

pompei biglietti

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 27 aprile al  31 ottobre
Lunedì- Domenica
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

E’ possibile visitare Pompei con disabili?

Si, visitare Pompei con disabili è possibile. 
All'interno degli scavi infatti è stato realizzato il percorso "Pompei per tutti". Lungo 3 chilometri (dall’ingresso di Piazza Anfiteatro a Porta Marina, passando per le strade principali della città con accesso, tramite rampe, agli edifici e alle domus più importanti) consente a chiunque abbia difficoltà motorie di visitare gli scavi di Pompei nel modo più completo e agevole possibile.

E' prevista la possibilità di ritorno, rispettando le distanze e le precedenze di visita, con uscita dal varco di piazza Anfiteatro o da Piazza Esedra, utilizzando l’ascensore dell’Antiquarium.

Pompei con disabili

Nota:  i turisti in carrozzina possono incontrare difficoltà nel procedere autonomamente. Sono presenti infatti punti critici per il transito, dovuti alla natura dell’area archeologica.

Inoltre bisogna fare attenzione che:

  • sono presenti piccoli salti di quota, inferiori a 5 cm
  • ci sono tratti di pavimentazione antica che non sono sullo stesso livello
  • l’inclinazione di alcune rampe e tratti in pendenza a volte può superare l’8%
  • lungo i marciapiedi e gli attraversamenti non sono presenti i battiruota
  • è consentito il passaggio contemporaneo di due sedie a rotelle solo in alcuni tratti

BIGLIETTI POMPEI


Visitare Pompei con disabili è anche possibile in caso di persone non udenti che potranno avvalersi di un accompagnamento dedicato.  Sono disponibili infatti operatori specializzati non udenti, madrelingua LIS, appositamente formati dal personale del Parco archeologico. 
(info per prenotare le visite guidate http://napoli.ens.it/servizi-e-convenzioni/guida-in-lis    napoli@ens.it)

Per i non vedenti o gli ipovedenti è stata inoltre avviata la sperimentazione del braccialetto elettronico CON-ME, in grado di  capace di inviare segnali finalizzati a garantire la salvaguardia e la sicurezza dei visitatori all’interno del sito.

Se volete conoscere tutte le risposte alle domande per visitare Pompei clicca QUI.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 27 aprile al  31 ottobre
Lunedì- Domenica
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre