Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

Dove posso procurarmi da bere a Pompei?

Avere con voi dell'acqua da bere mentre siete a visitare gli scavi di Pompei è fondamentale. Spesso infatti fa molto caldo e la visita dura diverse ore.
Vi consigliamo quindi di portarvi dietro qualche bottiglietta d'acqua. Nel caso che l'aveste finita potete procurarvene dell'altra alle numerose fontane che erogano acqua potabile, sparse per il Parco archeologico.
In alternativa potete comprare dell'acqua o altre bevande presso il bar-ristorante che c'è all'interno dell'area archeologica.

pompei biglietti

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 27 aprile al  31 ottobre
Lunedì- Domenica
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Il Tempio di Giove

Tra le cose da inserire nel vostro itinerario per visitare gli Scavi di Pompei c'è sicuramente il Tempio di Giove
Si trova sul lato settentrionale della grande area del Foro civile ed è tra le prime cose che potrete vedere entrando dall'ingresso di Porta Marina (sono solo 5 minuti  circa di passeggiata).

Gli scavi di Pompei sono un'attrazione che attira milioni di visitatori da tutto il mondo. Le code all'ingresso quindi sono sempre molto lunghe. Se non avete voglia di rimanere in fila, spesso sotto il sole, vi consigliamo di procurarvi i biglietti on line. Avrete così modo di iniziare subito a visitare!

biglietti pompei


Il tempio di Giove era dedicato in origine alla maggiore divinità del pantheon romano, ma in età sillana venne trasformato in Capitolium e adibito quindi al culto della triade capitolina (Giove, Giunone, Minerva).
Al tempio, risalente al II sec. a.c. si accede tramite una scalinata d'accesso che porta ad un alto podio sul quale si trova la cella.
Questa è preceduta da u sei colonne ed è divisa in tre parti da un doppio ordine di colonne. All'interno della cella è stata rinvenuta la testa della statua di Giove  (risalente all'80 a.c.) qui ospitata. Il pavimento è realizzato con blocchetti di pietra policroma romboidale disposti ad imitare cubi prospettici. 

Punti di interesse nelle vicinanze:  Macellum, Terme del Foro, Teatro grande, Terme stabiane, Lupanare

La scalinata d'accesso alle cui estremità si trovano due basamenti per altrettante statue, è caratterizzata al fondo da un basamento tripartito dove erano collocate le statue di culto. Il tempio di Giove venne ampliato in epoca tiberiana e venne danneggiato durante l'incendio del 62 d.c.. Al tempo della terribile eruzione del 79 d.c. che distrusse la magnifica cittadina di Pompei l'edificio era ancora in fase di restauro.

SCAVI DI POMPEI ORARI

Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Scavi di Pompei – Le parole del passato

Visitare gli scavi di Pompei significa immergersi in un passato che l'eruzione del Vesuvio del 79 d.c ha cristallizzato nel tempo, conservando, ancora intatti dopo quasi duemila anni, case, utensili, cibi , monili...

E' possibile quindi capire bene quali fossero i costumi, i lavori, le mode che caratterizzavano l'antica Roma.  E scoprire, anche attraverso le parole di Pompei, che molte cose non erano poi così diverse da quelle del nostro tempo.

Qui di seguito ti fornisco un piccolo elenco di termini che ti permetteranno di entrare in quella che era la vita di Pompei prima della grande tragedia che l'ha colpita.

I mestieri a Pompei

GEMMARIUS: gioielliere
UNGUENTARIUS: profumiere
ARGENTARIUS: banchiere
SAGARIUS: fabbricante di mantelli
CUPEDINARIUS: pasticciere 
TOPIARIUS: giardiniere

MANGIARE A POMPEI

POPINA: bar
THERMOPOLIUM: bar
CAUPONA: trattoria/locanda
TABERNA: ristorante

LE DOMUS 

VESTIBULUM: breve corridoio
ATRIUM: atrio
COMPLUVIUM: ampia apertura quadrata del soffitto
IMPLUVIUM: vasca quadrata per raccogliere l'acqua piovana
TABLINUM: studio
PERISTILIUM: colonnato coperto che circonda un giardino interno
CUBICULUM: camera da letto

Visitare Ercolano

Comune italiano nella provincia di Napoli, Ercolano fino al 1969 era chiamata Resina.

Colpita dal terremoto del 62 d.c. e sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c., come Pompei e Stabia, è entrata di diritto a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
É inoltre il punto di partenza per chi vuole esplorare il Parco nazionale del Vesuvio. Moltissimi sentieri di trekking giungono infatti fino al cratere del vulcano.

Cosa vedere 

É possibile visitare questa piccola cittadina partenopea in un giorno solo passeggiando per le vie di paese. 
Le cose da vedere a Ercolano si affacciano infatti sul viale principale della città, Corso Resina. 

Il miglio d'oro

Una cosa assolutamente da visitare è il tratto di strada rettilineo che percorre la distanza tra Ercolano e Torre del Greco.
Chiamata Miglio d’Oro, è ricco di bellissime ville settecentesche e giardini curati.

Da non perdere una visita agli spazi esterni e alle sale affrescate di Villa Campolieto. Progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli gode di una posizione perfetta sul mare.

Gli Scavi

Ma la ragione principale per cui è conosciuta nel mondo è il Parco Archeologico, gestito da quello ancora più noto di Pompei. 
Nel parco si possono vedere  i resti molto ben conservati, di com'era quando l’eruzione del Vesuvio del 79 d.c. la seppellì insieme a Pompei e Stabia. 
Ciò che segnò la fine di queste città è anche il motivo grazie al quale al giorno d’oggi è possibile conoscerne gli usi e le tradizioni.

Sono infatti quasi mezzo milione i visitatori che accedono ogni anno al Parco Archeologico di Ercolano e alla sua ottima riproduzione nel museo archeologico virtuale. 

Anche se è più piccola e meno monumentale di Pompei, l'area archeologica vale veramente una visita.
Durante l'eruzione del 79 d.c. infatti, la città venne coperta da una coltre di fango e materiale piroclastico.
Questo ha permesso di conservare molto bene gli edifici.
Di conseguenza si è potuto capire con esattezza le loro dimensioni, le tecniche con cui sono state costruite e le abitudini di chi le ha abitati.

La cittadina fu scoperta per caso nel 1709, grazie ad alcuni lavori per la costruzione di un pozzo per l'irrigazione.
Il lavori di scavo veri e propri cominciarono nel 1738, ma è stato solo nel 1927 che presero il via le operazioni che hanno portato alla luce le meraviglie che possiamo vedere oggi.
Negli anni Ottanta del Novecento vennero ritrovati 300 scheletri, molto probabilmente abitanti che cercavano di salvarsi correndo verso il mare.

Tutto ciò che é stato scavato fino ad ora corrisponde più o meno a un quarto di quella che era la città antica. 
La maggior parte degli edifici visibili sono civili. Oltre ai complessi termali, la palestra e il teatro.
Molti degli edifici pubblici e religiosi sono invece ancora sepolti. 

Da non perdere la Casa della gemma, famosa in tutto il mondo per i suoi preziosi mosaici del pavimento.
In età augustea era la  seconda domus più grande di Ercolano.
Si sviluppava su tre livelli ed era grande ben 1800 metri quadri. Inoltre era collegata alle Terme Suburbane.

Fuori città

Tra le attrazioni da visitare nei e dintorni della città c'è la Reggia di Portici.
La dimora storica del re Carlo di Borbone è un edificio in stile barocco costruita tra il 1738 e il 1742 per essere la residenza di tutta la dinastia.

COME RAGGIUNGELO

Ercolano e i suoi famosi scavi é raggiunta ogni anno da milioni di visitatori. 
La cittadina partenopea infatti é ottimamente collegata con i più grandi centri del sud e centro Italia.

  • Da Roma: é possibile visitare gli scavi con una gita in giornata.  
    Dalla stazione di Roma Termini prendete un treno per Napoli Centrale.
    Le Frecce di Trenitalia impiegano poco più di un’ora, mentre gli Intercity circa 2 ore.
  • Da Napoli: prendete un treno regionale fino alla stazione di Portici-Ercolano.
    Da qui, un autobus vi porterà dritto alla stazione di Ercolano Scavi.
    Il tempo di percorrenza totale è di circa 40 minuti, negli orari di punta. 
    Se volete potete decidere di camminare per circa 20 minuti fino al Parco Archeologico .

QUANDO andare

È possibile visitare la città in ogni periodo dell’anno. I suoi scavi archeologici, ad esempio, sono sempre aperti tranne che il Primo Maggio, il 25 Dicembre e il Primo Gennaio. 
Le stagioni migliori per visitare Ercolano sono invece la tarda primavera o il primo autunno. Visitarla durante le mezze stagioni permette di evitare i climi più caldi e più freschi. 
Ma non solo:la cittadina offre anche mercatini natalizi durante l’inverno e sagre, concerti e feste all’aperto in estate.
Può essere la meta ideale se volete fare una gita nei dintorni di Pompei in un giorno.

Dove Mangiare

A Ercolano si trovano tutti i piatti tipici della regione partenopea, dagli antipasti ai famosi dolci. 
Prova le barchette di melanzane, uova e cacio, la minestra di zucchine. Oppure ordinate un piatto di spaghetti con le vongole o i classici medaglioni di vitello alla pizzaiola. 
Prodotti tipici della zona sono anche la mozzarella di bufala e il pomodorino del piennolo del Vesuvio. 
E per finire in bellezza, o per una merenda dolce, le sfogliatelle, le zeppole di San Giuseppe e la più classica pastiera.

Potete soddisfare il vostro appetito in uno di questi locali:

La briciola 
Corso Resina, 189
La Fornacella
Via IV Novembre, 90
Dante osteria
Via San Vito , 67

DOVE DORMIRE 

Hai deciso di vivere Ercolano da più vicino? 
Una visita in giornata a questa stupenda cittadina non basta e preferisci passarci una o più notti? 
La cittadina offre diverse tipologie di alloggi adatte a diversi gusti e per tutti i budget, dai semplici ostelli ai più lussuosi hotel. 
Vediamo dove conviene dormire:

  • I moltissimi b&b oppure le case vacanza sono adatti ad un budget intorno ai 50 € a notte.
    Ne trovi sia vicino agli scavi che sulla costa.
  • Il Miglio d’oro è invece la zona più adatta se cercate dove dormire a Ercolano con circa 100 € a notte.

LA STORIA 

Secondo la leggenda, la cittadina di Ercolano fu fondata da Ercole nel 1243 a.c. Storicamente, si prevede invece la fondazione da parte del popolo Osco intorno al XII secolo a.c. oppure dagli Etruschi tra il X e l’VIII secolo a.c.

La città fu in seguito conquistata dai Greci, dai Sanniti e infine dai Romani.

Sono due gli eventi che nel corso della storia hanno segnato la cittadina: Il terremoto di Pompei nel 62 d.c. distrusse buona parte degli edifici ; l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. coprì Ercolano con uno strato di detriti alto tra i 10 e i 25 metri.

Questi due avvenimenti hanno fermato il tempo hanno reso possibile la scoperta di moltissimi dettagli sulla storia dell’area intorno al golfo di Napoli.