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Cosa visitare a Pompei

Visitare Pompei è un’esperienza indimenticabile, da regalarsi almeno una volta nella vita. Scoprire i resti di quella meravigliosa città che fu intrappolata nel 79 d.C. dalla coltre di lava eruttata dal Vesuvio, significa poter respirare un’aria di solennità, di cultura e di storia. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, Pompei ha origini antiche quasi quanto Roma: nasconde un mondo fatto di storia e architettura, rimasto così perfettamente intatto da risultare ancora oggi vivo e magico.

Per cogliere l’imperdibile opportunità di immergersi in un viaggio nel passato, è consigliabile procurarsi i biglietti in anticipo per evitare lunghe attese: ogni giorno, l’antica città romana viene visitata da migliaia di turisti, pronti ad avventurarsi tra ville, templi, fontane e officine per la lavorazione della lana.
Nel 2023, anno record, sono stati ben 4 milioni i visitatori, come riporta napoli.corriere.it

Cosa visitare a Pompei: gli scavi

Per visitare agilmente questa città senza tempo, oltre a procurarsi i biglietti Pompei, è essenziale essere comodi. È consigliabile attrezzarsi con un bel paio di scarpe da trekking e vestirsi a cipolla, con abiti che che siano facili da togliere qualora facesse particolarmente caldo.
Visitare Pompei in un giorno non vi permetterà di vedere proprio tutto, ma con un buon itinerario potrete visitare sicuramente molte delle attrazioni che hanno reso famosi gli scavi di Pompei in tutto il mondo.
Per sfruttare al meglio la giornata vi consigliamo di  cominciare il tour appena il parco archeologico apre (per sapere quando leggi il nostro articolo  Scavi di Pompei orari). 

1. Villa dei Misteri

Iniziare dalla famosa Villa dei Misteri, sicuramente  tra le cose da visitare a Pompei, con i suoi affascinanti affreschi raffiguranti i misteri dionisiaci, consente di ammirare sin da subito le magnifiche architetture pompeiane e l’importanza attribuita al misticismo.

Cosa visitare a Pompei: la meravigliosa Villa dei Misteri

2. Casa del Fauno

In via della Fortuna si trova la Casa del Fauno, una tappa immancabile quando si deve scegliere cosa visitare a Pompei: vista l’immensità della struttura di questa villa, si pensa che appartenesse a un nobile romano piuttosto importante (si pensa appartenesse al nipote di Silla). Al centro dell’impluvio, nell’atrio, è presente la piccola statua del Fauno dal quale prende il nome la casa, che si presenta con i pavimenti mosaicati e una serie di entrate che conducevano ai vari ambienti .

3. Teatro Grande

Poco distante dalla Casa del Fauno, si trova il Teatro Grande, costruito nel II secolo a.C.: con una capienza di oltre 5.000 spettatori, presenta una gradinata suddivisa in 7 livelli dai quali era possibile ammirare la messa in scena di commedie e tragedie. L’Anfiteatro, in via dell’Abbondanza, è una delle costruzioni in pietra più antiche mai scoperte che risale all’80 a.C.: con una capienza di ben 20.000 spettatori, ha la particolarità di non avere sotterranei.

Il tempio di Apollo a Pompei, nella lista di cosa vedere

4. Il foro

Tuffatevi nel cuore della città, visitando il Foro. Il centro economico, sociale e politico di Pompei ospita al proprio centro il magnifico Tempio di Apollo,  luogo di culto e di venerazione di Apollo e Mercurio. E' senz'altro da inserire nella lista di cosa visitare a Pompei.

5. Il Santuario

Visitare Pompei non può non includere anche una gita al Santuario della Beata Vergine del Rosario, consacrata nel 1891 e fulcro della Pompei Nuova: si racconta che una donna affetta da una forma di epilessia molto grave chiese alla Vergine Maria di essere guarita. Il miracolo avvenne, rendendo il Santuario una meta ideale per tutti i devoti in cerca di pace e spiritualità.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

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Casa del poeta tragico

Portata alla luce nel 1824, la Casa del Poeta tragico è uno dei punti di interesse degli scavi di Pompei da non perdere se volete farvi un'idea di come erano fatte le dimore dei ricchi pompeiani. 
Deve il suo nome ad mosaico che si trova sul pavimento dello studio del proprietario della casa. Raffigura il dietro le quinte di un teatro poco prima dell'inizio dello spettacolo.
Ci sono infatti alcune maschere appoggiate a terra e alcuni attori che si stanno preparando per entrare in scena (uno di loro si sta vestendo).
Sono raffigurati inoltre un maestro del coro con la barba bianca e un musico con un flauto doppio.

Dove si trova

La casa del poeta tragico si trova nella Regio VI, Insula 8.3 - 5, all'angolo tra via delle Terme e vicolo della Fullonica, di fronte quindi alle Terme del Foro.

Il consiglio che vi diamo, per evitare la lunga coda che si forma all'ingresso, spesso sotto il sole, è di procurarvi il biglietto on line . Avrete diritto all'accesso prioritario e comincerete subito a visitare gli scavi di Pompei!

struttura

All'ingresso della Casa  del poeta tragico si trova il famoso mosaico raffigurante un cane minaccioso e la scritta Cave Canem! (l'avvertimento "Attenti al cane!" che si usa ancora tutt'oggi).

Superato l'ingresso si attraversa uno breve corridoio che fa accedere ad un atrio tuscanico. Ai lati del corridoio si trovano due botteghe, probabilmente ambienti della casa trasformati in negozi. 
Il corridoio porta ad un bellissimo atrio dalle pareti colorate: giallo ocra con linee bianche e  riquadri con affreschi di rara bellezza, che rappresentano scene mitologiche o eroiche ispirate all'Iliade.

Punti di interesse nelle vicinanze: Foro, Macellum, Casa del fauno, Casa di Sallustio, Lupanare

Al centro dell'atrio c'è l'impluvium per la raccolta dell'acqua piovana. Sull'atrio si aprono cinque stanze da letto per gli ospiti o per i membri della famiglia. Anche questi locali sono splendidamente affrescati. 
In fondo all'atrio si apre il tablinum, ovvero un locale adibito a studio del proprietario: è qui che riceve i suoi clienti e soci in affari.

Si passa poi nel peristilio, l'elegantissimo colonnato che circonda il giardino interno alla casa, con al fondo il larario, dove si trovano le maschere funerarie di tutti gli antenati più importanti che hanno dato lustro alla famiglia

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Visitare Pompei con bambini

Visitare Pompei con bambini non sarà affatto un problema. Gli scavi sono talmente affascinanti e ricchi di cose da vedere che i vostri pargoli troveranno la visita senz'altro entusiasmante.
Poter vedere dal vero come era una città romana e come si viveva duemila anni fa sarà un'esperienza indimenticabile.
Vi raccomandiamo però alcune accortezze da seguire, per evitare che la visita risulti troppo pesante:

  • Fategli indossare scarpe comode e un cappellino
  • Portate acqua a volontà, degli snack da mangiare e della crema solare 
  • Non oltrepassare le quattro ore di visita, sono più che sufficienti a stancarli!
  • Usate uno zaino a spalla, una fascia o un marsupio se avete bambini piccoli. Il passeggino è decisamente scomodo per via delle strade che hanno  ciotoli e grandi massi. 
    In alternativa c'è il percorso "Pompei per tutti". Non si può vedere tutto ma le cose più significative. Fate attenzione perchè ci sono comunque punti critici per il transito, dovuti alla natura dell’area archeologica.

Per evitare di fare le lunghe cose alla biglietteria, spesso col sole a picco vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line che vi darà diritto all'accesso prioritario.

Qui di seguito trovate una proposta di itinerario per visitare Pompei con bambini. 

1. TEMPIO DI APOLLO 

La partenza è dall'ingresso di Porta Marina superiore. Appena entrati verrete catapultati indietro nel tempo. La strada, costituita da lastre di pietra è interamente conservata, ci sono i muri in mattoni delle case, i negozi, il tempio di Apollo.

2. FORO

Da porta Marina si raggiunge anche il Foro,  la  piazza principale ( 142 m. di lunghezza e 38 m. di larghezza)  dove venivano svolte le principali funzioni civili, religiose e commerciali. 
Non mancate di visitare i granai del foro, l'antico mercato della frutta e della verdura, ora adibito a deposito di reperti derivanti dall'area archeologica, come tantissime anfore, bracieri, un forziere che fungeva da cassaforte, calchi.. ).
Visitare Pompei con bambini: i granai del foro

3. THERMOPOLIA

Proseguite adesso su via dell'abbondanza, quello che era il centro commerciale della città e dove si trovano impianti pubblici, botteghe, locali (i thermopolia, in ottimo stato di conservazione) e residenze.

Fate divertire i vostri bambini facendoli attraversare sui passaggi pedonali (le antenate delle strisce pedonali) sopraelevati. Erano rialzati per evitare di bagnarsi attraversandole e lasciavano il passo sufficiente per il transito dei carri. 
Su questa strada ci sono anche diverse scritte sui muri realizzate in pittura rossa, fateli giocare a scoprirle!

4. ORTO DEI FUGGIASCHI

Recatevi poi all'Orto dei fuggiaschi, che si trova vicino alla porta di Nocera. 
Questa tappa sarà un momento emozionante e suggestivo, soprattutto per i bambini più grandi. 
In una teca protetta, vicino alle mura della città sono infatti conservati i calchi dei corpi di alcuni cittadini pompeiani. E' impressionante vedere come conservino ancora sul volto le  espressioni che avevano prima di morire. Si possono ancora intuire resti di vestiti, delle cose che si stavano portando dietro mentre fuggivano ed altro ancora. Sembra che quei drammatici momento sia rimasto congelato nel tempo.

5. ANFITEATRO

Dall'Orto dei fuggiaschi recatevi nel settore dell'Anfiteatro (tra gli anfiteatri più antichi e meglio conservati, con una capienza di oltre 20.000 spettatori) e della Palestra dei gladiatori, un'area di 140 x 130 metri con una zona centrale adibita alle attività sportive, circondata da un alto muro ed una doppia linea di colonne ioniche lunga 350 metri su tre lati. 

6. CASA DEL FAUNO

Di qui passate alla parte nord degli scavi di Pompei, dove ci sono numerose ville, in particolare la casa del Fauno, tra le più belle e sfarzose domus della città, dove fu trovato il meraviglioso mosaico che rappresenta vittoria di Alessandro Magno su Dario e i Persiani, ora conservato al Museo Archeologico di Napoli.

L'itinerario per visitare Pompei con bambini termina qui.
Un consiglio che vi diamo è quello di procurarvi una mappa degli scavi all'ingresso del Parco archeologico, così da facilitarvi l'orientamento.

 

POMPEI SCAVI ORARI

Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

pompei biglietti

Itinerario a Pompei per bambini

Organizzare una visita a Pompei per bambini: sarà una buona idea? Se vi state ponendo questa domanda vi tranquillizziamo subito dicendovi che assolutamente si, l'idea è giusta. 
Con qualche accorgimento, certo, e, soprattutto con un buon itinerario.

Prima di tutto vi sconsigliamo di visitare Pompei nei mesi più caldi dell'estate.
Se potete scegliere evitate luglio e agosto, quando le temperature sono alte. Gli scavi sono estesi e la vegetazione scarsa, perciò l'ombra è veramente poca.
Se è difficile sopportare il caldo per noi adulti, immaginate quanto può esserlo per i vostri piccoli. Rischiate che si affatichino troppo e che la visita si trasformi in qualche cosa di poco piacevole.
Se invece non avete scelta, a meno che non visitiate in inverno, ricordate di portare con voi, bottigliette d'acqua, snack, cappelli, crema solarscarpe comode. Di passi ne farete sicuramente tanti.

Qui di seguito vi segnaliamo un itinerario di Pompei per bambini della durata di circa 3 ore. Secondo noi è la tempistica giusta per per godersi la visita. Vedranno cose meravigliose senza stancarsi eccessivamente. 
Per rendere l'esperienza ancora più interessante vi suggeriamo mettere in conto del tempo perchè si sbizzarriscano a fare delle foto: si sentiranno dei veri reporter!

La partenza del tour di Pompei per bambini è da Porta Marina, uno degli ingressi del Parco Archeologico degli scavi di Pompei.

 

Prima tappa

Varcata la soglia verrete catapultati indietro nel tempo, a quel fatidico 79 d.c., anno della terribile eruzione del Vesuvio che coprì la città cristallizzandola nel tempo.
Tutto è rimasto così come era 2000 anni fa, strade, edifici, botteghe.
Percorrete via Marina che poi si trasforma in via dell'Abbondanza. Camminando osservate come erano fatte le strade, con i loro grossi blocchi di basalto affiancato dai marciapiedi più alti della carreggiata.

Con una passeggiata di poco più di 10 minuti (1 km circa) arriverete alla prima attrazione che sicuramente interesserà i vostri bambini:  la scuola degli armatori (Schola Armaturarum).
La troverete all'angolo tra via dell'Abbondanza e vicolo Ifigenia, al civico 6.
Lungo il tragitto, all'angolo tra via dell'abbondanza e il Foro troverete dei grossi blocchi di  pietra che attraversano la strada: erano le antiche "strisce pedonali"!
Erano così rialzate per evitare ai pedoni  il fango quando pioveva. erano anche sufficientemente larghe per lasciare il passo al transito del carri. 

Fresca del restauro, dopo il crollo della copertura avvenuta nel 2010, la schola venne costruita pochi anni prima dell'eruzione, come sede  di un'importante associazione di stampo militare. Qui i giovani pompeiani si allenavano alla lotta e alle arti gladiatorie e qui si riunivano gli affiliati per organizzare le attività militari e i giochi, che si svolgevano nel Teatro Grande o nell'Anfiteatro.
Era dotato di un ampio salone chiuso da una transenna di legno, ricostruita sulla base delle impronte lasciate dalla cenere.
Sulle pareti trovavano posto delle mensole su cui venivano poggiate le armature e i trofei militari.


Seconda tappa 

Dopo aver visitato con calma quest'attrazione riportatevi su via dell'abbondanza e raggiungete il Teatro Grande, una struttura dell'epoca sannitica, completamente ricostruita nel II
secolo a.C. e restaurata nel 80 a.c. 
Il teatro venne edificato ai piedi di una collina, in modo da sfruttare la sua pendenza per realizzare la gradinata per il pubblico.
Prima dell’eruzione del Vesuvio, qui il popolo assisteva a spettacoli di mimi, commedianti, pantomimi e le cosiddette atellane”, commedie dal tono farsesco. Ancora oggi è un luogo di incontro per appassionati: in estate il suo palco ospita rappresentazioni teatrali e concerti.
Fate giocare i vostri bambini a scoprire la perfezione dell'acustica e dell'effetto Dolby Surround.
Si divertiranno e ne rimarranno impressionati.

Pompei per bambini: visitare il Teatro grande

Terza tappa

Usciti dal Teatro Grande percorrete via dei Teatri, girate a destra e tornate su via dell'Abbondanza per raggiungere il prossimo punto di interesse di questo itinerario di Pompei per bambini: le Terme Stabiane.
La struttura che possiamo visitare oggi comprende un'area di circa 3500 metri quadri e venne edificata nel II sec a.c., periodo in cui Pompei venne sottoposta ad un grande rinnovamento edilizio.
Qui non solo si faceva il bagno, ma si discuteva anche di politica, di battaglie, di processi, di donne.....era il salotto cittadino dove venivano discussi i fatti del giorno.

Al centro si trova una palestra porticata su tre lati  a  est sono realizzati gli ambienti per il bagno (il frigidarium, qui solo nella parte maschile, il tepidarium e il calidarium), rigorosamente divisi in una sezione maschile e una femminile.
Ogni sezione presenta uno spogliatoio. Ci sono anche delle fornaci che servivano a provvedere al riscaldamento degli ambienti. 
A nord della palestra troviamo una latrina mentre ad ovest una piscina, circondata da due vasche più piccole dove gli atleti erano soliti lavarsi e detergersi. 

Quarta tappa

Una volta fuori dalle Terme stabiane recatevi a visitare quella che forse è l'attrazione degli scavi di Pompei che desta più emozione: l'Orto dei fuggiaschi. (tornate in via dell'abbondanza in direzione nord est  verso vicolo del Citarista, girate a destra in vicolo dei Fuggiaschi e poi girate a destra).

Sicuramente, uno dei punti di interesse più visitato, comprende un'area di 1500 metri quadri, dove vennero rinvenuti i corpi di 13 persone, adulti e bambini, che stavano cercando scampo dalla violenza del Vesuvio in piena eruzione nel 79 d.c. correndo verso le mura della città.
Adesso i calchi ottenuti da quei corpi grazie al metodo Fiorelli sono esposti in una  teca preso il muro di fondo dell'orto. Potrete vedere le fattezze dei corpi e dei volti che conservano la drammaticità del dolore provato nell’ultimo momento della loro vita. 
Questa tappa sarà un momento emozionante e suggestivo, soprattutto per i bambini più grandi. 

Quinta tappa

Non vi rimane ora che affrontare l'ultima tappa di questo itinerario di Pompei per bambini: i Granai del Foro, il deposito archeologico più grande degli scavi. ospita infatti circa 9.000 oggetti: anfore da trasporto, ceramica da mensa e da cucina,  un fornello in metallo per la cottura dei cibi e molto altro. Per arrivare ai granai ripercorrete a ritroso il precedente percorso. quando siete ritornati su via dell'Abbondanza percorretela fino al foro, girate a destra verso via degli Augustali e poi a sinistra. 

Visita a Pompei con bambini: i granai del Foro

Il vostro itinerario di visita finisce qui. 
In circa cinque minuti potete raggiungere l'uscita da Via Marina.
Un consiglio che vi diamo è quello di procurarvi una mappa degli scavi all'ingresso del Parco archeologico, così da facilitarvi l'orientamento.

ORARI SCAVI DI POMPEI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Il santuario di Pompei

Oltre agli scavi archeologici, il Santuario di Pompei, è una delle attrazioni turistiche che la cittadina campana offre a chi la visita. 

Dedicato alla Beata Vergine del Santo Rosario, rappresenta non solo il principale luogo di culto cristiano della cittadina, ma anche uno dei santuari mariani più visitati in Italia.
Riceve infatti più di 4 milioni di visitatori ogni anno. 

Raggiungere il Santuario di Pompei

Dagli scavi archeologici questo luogo è facilmente raggiungibile

  1. In auto o in bus: arriverete al  Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei in circa 10 minuti

  2. A piedi:  una bella passeggiata di 20 minuti conduce direttamente a Piazza Bartolo Longo, dove è situata la Basilica

  3. Con il treno:  dalla stazione principale di Pompei si cammina per circa 5 minuti (sono solo 450 metri) fino al Santuario. 
    Un'ottima opzione per chi  decide di visitare Pompei in un giorno, magari da Napoli.

QUANDO VISITARE IL SANTUARIO DI POMPEI

Affollato durante tutto l’anno, il Santuario è una meta particolarmente ambita l'8 Maggio, anniversario della sua inaugurazione. 

Inoltre, è popolato la prima domenica di ottobre, quando moltissimi fedeli da tutto il mondo arrivano a Pompei per assistere alla priatica chiamata Supplica alla Madonna di Pompei.
É recitata per chiedere la sua intercessione e protezione.
La preghiera è stata composta da Bartolo Longo, un devoto della Madonna di Pompei del XIX secolo.
Questi ebbe un ruolo significativo nello sviluppo del santuario e nella diffusione della devozione mariana.

La tradizione è tenuta viva non solo qui, ma anche in altre chiese del mondo dedicate alla Madonna di Pompei.
La trovate a New York, Providence, Chicago e Lancaster negli Stati Uniti d’America; a Vancouver e Montréal in Canada; In Argentina, Venezuela, Brasile ed Uruguay nell’America Latina.

 

COSA VISITARE

L'ESTERNO

Del meraviglioso Santuario la prima cosa che si vede è la sua stupenda facciata decorata, caratterizzata da due ordini diversi. 

parte inferiore

É in stile ionico con tre arcate che portano nel portico e nelle tre navate.
Quattro colonne monolitiche in granito rosa di circa 6,8 metri con capitelli di ordine dorico sorreggono invece  l’arcata centrale. 

Parte superiore

É in stile corinzio, come si vede dai capitelli delle colonne e dei pilastri disposti come quelli della parte inferiore.
In questa parte si trova il timpano con lo stemma in marmo bianco di Papa Leone XIII. che dichiarò il Santuario una Basilica papale.

Sulla sommità un attico con balaustra sorregge un grosso orologio sulla sinistra, una meridiana sulla destra e la statua della Vergine del Rosario al centro. 
La statua della Vergine, simbolo e protettrice del Santuario di Pompei è opera dello scultore Gaetano Chiramonte.
Realizzata con un solo pezzo di marmo di Carrara di circa 180 quintali, la statua è alta ben 3,25 metri! 

Appena giunti al Santuario, i turisti non possono fare a meno di notare l’imponente campanile che la sovrasta.
Alto ben 80 metri e con una croce in bronzo sulla sommità di altri 7 metri, il campanile è una costruzione postuma rispetto alla prima costruzione della Basilica ed è visibile da quasi ogni angolo di Pompei.

L'INTERNO

La prima pietra del campanile fu posata nel Maggio del 1912.
L’inaugurazione invece avvenne nel maggio 1925 con una cerimonia importante a cui partecipò anche Bartolo Longo in persona. 
Al suo interno una scala in ferro e un comodo ascensore conducono alla sommità.
Il panorama dall’alto comprende non solo la città di Pompei e i suoi scavi archeologici, ma anche le isole del Golfo di Napoli e il Vesuvio. 
La superficie sacra di questa Basilica copre oggi circa 5000 metri quadrati.

La navata

La navata principale che si può visitare oggi è rimasta intatta e presenta un grande cornicione in stile corinzio che ne delimita il perimetro.

L'abside

L’abside che si può osservare al giorno d’oggi è invece 5 volte più ampia rispetto a quella costruita inizialmente.
É sorretta da 2 grandi colonne in marmo grigio e da altre 8 più piccole in marmo colorato. 

Il dipinto

Da non perdere il meraviglioso dipinto della Madonna del Rosario, una delle opere più celebri e venerate presenti nella basilica.
Raffigura Maria insieme al Bambino Gesù e  viene rappresentata mentre consegna il rosario a San Domenico e a Santa Caterina da Siena.

Dipinto da un artista ignoto nel XVII secolo, è stato collocato nell'altare maggiore della chiesa dopo che il santuario fu costruito nel 1876. Questa immagine è particolarmente importante per i fedeli cattolici e ha un significato spirituale profondo, poiché il rosario è una preghiera centrale nella devozione mariana.

Tra le meraviglie pompeiane, il Santuario di Pompei è una delle attrazioni da inserire nella lista di cose da vedere assolutamente.

LA STORIA 

La storia di questo edificio religioso si fonde con quella del beato Bartolo Longo e della contessa Mariana de Fusco.
Entrambi erano particolarmente dediti al servizio dei più bisognosi e commissionarono la costruzione del Santuario iniziata l’8 Maggio del 1876 grazie alle numerose offerte ricevute da moltissimi fedeli in tutto il mondo. 
A seguire i lavori fu prima il docente universitario Antonio Cua e in seguito l’artista Giovanni Rispoli, che si occupò delle decorazioni e della facciata - inaugurata nel 1901.

In seguito, il 4 Maggio del 1901, papa Leone XIII elevò il Santuario a Basilica Pontificia. 
Il Santuario della prima costruzione era una chiesa a croce latina, con una sola navata, una cupola, quattro cappelle laterali e altre due nella crociera. 
Ad ogni lato del Santuario erano presenti due cappelle con ingressi separati e comunicanti con la navata principale della chiesa: la Cappella di Santa Caterina da Siena e la Cappella del Santissimo Salvatore. 
Il campanile del Santuario della Beata Vergine, alto ben 88 metri, venne invece completato nel 1925.

Presto la quantità di fedeli che ogni anno si recavano qui in pellegrinaggio aumentò sensibilmente.
Perciò rese necessario un intervento di ampliamento, che durò dal 1934 al 1938.
Su progetto dell’architetto Chiappetta, previde tre navate e l'ingrandimento dell'abside e della la cupola. 
Il Santuario di Pompei sopravvisse alla più recente eruzione del Vesuvio nel 1944 e anche alle truppe naziste che ne minacciarono la demolizione. 
Questo luogo di culto è anche stato pellegrinaggio di 3 papi: papa Giovanni Paolo II nel 1979; papa Benedetto XVI nel 2008, papa Francesco nel 2015.

Visitare Pompei da Roma

Visitare Pompei da Roma è una buona idea se il vostro soggiorno nella Capitale prevede diversi giorni. Dopo aver ammirato tutte le principali attrazioni della città eterna, una visita agli scavi di Pompei vi permetterà infatti di completare la vostra full immersion nel mondo dell'antica Roma.

Aggirarvi per le vie, le case e gli edifici che la lava del Vesuvio ha congelato nel tempo, vi consentirà di conoscere qual fosse la vita, i costumi e le abitudini alimentari dei Romani nel I secolo d.C. 
Sarà un affascinante viaggio a ritroso nel tempo.

Dato che gli scavi di Pompei sono la seconda attrazione visitata in Italia (dopo il Colosseo), le file all'ingresso sono sempre lunghe. Vi consigliamo perciò di procurarvi i biglietti online.
Comincerete subito la visita!

Se volete organizzare di visitare Pompei da Roma dovete pensare a diverse cose:

  • Studiare come arrivare a Pompei
  • Decidere bene cosa visitare a Pompei (dipende dal tempo che avete a disposizione. La visita può durare da 2 a 6 ore. Ma per visitare bene tutti gli scavi ci vogliono giorni!)
  • Come acquistare i biglietti online in anticipo per saltare la coda.

Se invece non vi va di pensare a tutti i dettagli necessari ad organizzare la gita fuori porta, potete consultare le proposte riportate qui di seguito. Scegliete quelle che fanno al caso vostro o vi convincono di più.

A Pompei da Roma

IN TRENO
Potete prendere il Frecciarossa Roma-Napoli che vi porterà a destinazione in circa un'ora. Poi, alla stazione di piazza Garibaldi prendete il treno diretto Napoli-Pompei.

IN MACCHINA
Prendete l'autostrada A3 Napoli-Salerno e imboccate l'uscita Pompei Ovest. Proseguite sulla SS18 e svoltate in via Villa dei Misteri. Agli scavi si arriva dopo pochi metri.

CIRCUMVESUVIANA
Alla stazione di Napoli in piazza Garibaldi prendere uno dei treni della linea Napoli-Sorrento e scendere alla fermata Pompei Scavi.
Oppure potete prendere i treni Napoli-Torre Annunziata-Poggio Marino e scendere alla fermata Pompei.

IN BUS
Si prendono tutti in piazza Garibaldi.
EAV linea Napoli-Sorrento fermata Villa dei Misteri.
Linea Napoli-Scafati fermata Pompei V. Plinio oppure Pompei Villa dei Misteri.
SITA linea Nocera-Napoli-Salerno fermata Pompei Scavi

Visitare Pompei da Napoli

Visitare Pompei da Napoli può essere un'ottima idea se state programmando una vacanza di qualche giorno nella bellissima città partenopea.
Gli scavi distano infatti solo 24 chilometri: sarete vicinissimi al sito archeologico più visitato al mondo e la terza attrazione più visitata in Italia dopo il Colosseo e gli Uffizi.
Vi consigliamo perciò di non perdere questa occasione unica.

Come visitare Pompei da Napoli

In Treno

È il modo più comodo per arrivare agli scavi di Pompei da Napoli. Potete scegliere se prendere:

  • La Circumvesuviana nella tratta Napoli-Sorrento (35 minuti di percorrenza) che vi lascerà vicinissimo all'ingresso principale del parco archeologico.
    I treni partono dal binario 3 della stazione Circumvesuviana di Napoli Piazza Garibaldi. Si trova al piano inferiore dello stesso edificio della stazione di Napoli centrale.
    Cercate le scale situate al centro della stazione e scendete.
    Scendete poi alla fermata Pompei Scavi Villa dei Misteri e vi troverete proprio davanti all'ingresso di Porta Marina Superiore.
    L'Ingresso di piazza Esedra (Porta Marina Inferiore) è un po' più in basso. Potete comprare il biglietto alla biglietteria o a una delle edicole presenti nella stazione.

  • Il Treno metropolitano (38 minuti di percorrenza), che ferma a circa 10 minuti a piedi dall'ingresso est.
    Parte da Napoli Piazza Garibaldi e dovete scendere alla stazione di Pompei (non Pompei scavi!).

In autobus

Ci impiegano circa 45 minuti e partono dalla stazione di Napoli centrale.
Potete prendere gli autobus

  • della linea SITA
  • della compagnia EAVBUS
  • delle  autolinee CSTP (numeri 004 e 075 della fermata Ferraris-INPS).
    Queste ultime due opzioni, però sono quelle con cui ci si impiega di più perchè gli autobus effettuano molte fermate.

    IN MACCHINA

Se decidete di raggiungere Pompei in auto basterà imboccare l’autostrada Napoli-Salerno (A3) e uscire al casello di Pompei Ovest.
Una volta arrivati potrete parcheggiare la macchina appena fuori dalle mura storiche, nei numerosi parcheggi a pagamento e gratuiti.

IN TAXI

Può essere un'alternativa se viaggiate in più persone.
È sicuramente la soluzione più rapida (impiega infatti solo una ventina di minuti), ma se siete da soli risulta una soluzione costosa.
Si spendono infatti tra i 26 e i 32 euro a tratta.

Se volete visitare Pompei da Napoli potete anche scegliere di non organizzare tutto da soli, ma di seguire un tour organizzato. Non penserete a nulla se non a godervi
l'esperienza!

Qui di seguito ve ne consigliamo qualcuno:

 

 

VISITA NAPOLI POMPEI

Prima di partire per visitare Pompei da Napoli vi tornerà utile seguire questi pochi accorgimenti che vi elenchiamo di seguito.
Vi eviteranno inconvenienti e vi permetteranno di vivere una giornata indimenticabile.

  1. indossate scarpe comode e chiuse, dovrete camminare a lungo su strade un po' dissestate e quindi a volte poco agevoli

  2. Vestitevi a strati nelle medie stagioni o con abiti leggeri se visitate d'estate e indossate un cappello.
    Ci sono poche zone d'ombra. La visita agli scavi di Pompei dura ore perciò potrebbe risultare decisamente più faticosa se dovrete sopportare il sole in testa e soffrire il caldo.
    Non dimenticate poi un ombrello nel caso facesse brutto tempo

  3. Portatevi dell'acqua da bere, per lo stesso motivo di cui vi abbiamo appena parlato

  4. Portate con voi una crema solare, a meno che non visitiate d'inverno, per proteggere la pelle dal sole

  5. Portatevi degli snack nel caso vi venisse fame durante la visita perchè nel parco archeologico troverete solo un punto ristoro gestito da Autogrill, alle spalle del Tempio di Giove.

Acquistare i biglietti

Per arrivare preparati vi consigliamo di prenotare i vostri biglietti on line, risparmierete tempo e fatica. Se volete potete scegliere tra i vari pacchetti che vi proponiamo qui sotto.
Godetevi la visita!

 

Gli orari degli scavi di Pompei

Dal 1  novembre al 31 marzo   Tutti i giorni dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre Tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

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10 curiosità su Pompei

E’ una storia lunga più di due millenni quella della stupenda cittadina campana di Pompei. Un’epoca che è stata scoperta da poco più di un secolo e che ha visto la luce un po’ per caso.
Molti sono gli storici che in questo ultimo secolo si sono dedicati allo studio delle meraviglie riportate alla luce grazie a scavi meticolosi, che continuano ancora oggi. 
Gli studi ci hanno portato alla conoscenza di meravigliosi dettagli sulla Pompei antica, ma anche di piccole curiosità solo per pochi appassionati. Noi ve ne riportiamo alcune. 

Ecco le 10 curiosità su Pompei molti ignorano.

1. Il Vesuvio era una montagna non un Vulcano

Al tempo della Pompei antica, il popolo non conosceva la vera natura di quel monte che sovrasta la cittadina. Dipinti dell’epoca ritraggono infatti il Vesuvio con una forma meno appuntita di quella che vediamo oggi. 
La fitta vegetazione cresciuta lungo i versanti del vulcano, anche grazie alla mancanza di eruzioni per un lungo periodo storico, portarono i pompeiani a vedere il Vesuvio come una semplice montagna. 

Forse fu questo il motivo per cui i cittadini di Pompei vennero colti di sorpresa dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c., mal interpretando anche le scosse di terremoto avvenute negli anni precedenti.

2. I pompeiani amavano i bordelli

Gli scavi di Pompei hanno riportato alla luce il famosissimo Lupanare. Questo bordello, ritrovato praticamente quasi intatto, si unisce a moltissimi altri presenti nella città.
Non esistono resti conservati come le Lupanare, ma i cartelli con la lista di servizi e tariffe per i clienti dei bordelli fanno pensare che a Pompei ne esistessero addirittura 25. 
Il numero è elevato, considerando gli abitanti stimati di Pompei fossero tra gli 8 e i 10 mila.

3. I patrizi romani si fermavano spesso a Pompei

Alcuni studi condotti dagli storici fanno pensare che i patrizi romani, il ceto sociale tra i più abbienti di tutto l’Impero, erano soliti visitare Pompei
Considerata come una sorta di periferia della città di Roma, è molto probabile che anche l’Imperatore Nerone avesse una casa di proprietà a Pompei. 
Sua moglie Poppea, infatti, era originaria di qui!

4. I pompeiani amavano il vino e ancora oggi lo si coltiva

L’antica Pompei, sommersa da uno strato di detriti e lapilli provenienti dall’eruzione del Vesuvio, si è preservata ai giorni nostri proprio grazie all’avvenimento naturale che ne ha fermato il tempo. 
Conosciamo infatti gli usi e le tradizioni di Pompei proprio a seguito degli scavi archeologici, grazie ai quali scopriamo la costante produzione e consumo di vino da parte dei cittadini nei tempi antichi. 
Le coltivazioni di Pompei sono attive ancora oggi, nelle parti verdi del Parco Archeologico, le distese di vitigni producono ottimi vini.

5. Una sfumatura di rosso prende il nome da Pompei

Tra le diverse curiosità su Pompei si annovera quella che la famosa cittadina campana ha definito una particolare sfumatura del colore rosso. Il rosso pompeiano prende il nome dal colore ritrovato sulle pareti di molte dimore della città antica. Questa sfumatura era preparata utilizzando una particolare pasta di molluschi. 
Oltre al rosso, i colori che caratterizzano i ritrovamenti degli scavi di Pompei sono il blu e il nero, colori ad uso esclusivo dei più ricchi in quanto prodotti con materiali preziosi.

6. La quotidianità era diversa dalla nostra

Non solo templi, bordelli e residenze private. I più noti del parco Archeologico degli scavi di Pompei sono i calchi in gesso degli abitanti sorpresi dall’eruzione.
Questa tecnica di preservazione, che prevede la colatura del gesso a sostituire il vuoto lasciato dai corpi decomposti, ci ha permesso di conoscere anche dettagli della vita quotidiana nella Pompei antica. 
Tra tutti, le tradizioni culinarie e i passatempi preferiti dagli abitanti di Pompei. Ad esempio bere vino, assistere alle rappresentazioni a teatro, venerare le divinità.

I calchi in gesso hanno svelato anche un importante dettaglio sugli usi e costumi di questo popolo, con particolare riguardo ad un tema molto attuale. E’ molto probabile che a Pompei si celebrasse l’amore libero. 
Tra i vari fuggiaschi visitabili nel cosiddetto Orto di Pompei troviamo infatti due uomini, gli amanti abbracciati, fonte di ispirazione anche per un film.

7. Il fallo era un simbolo augurale

Visitare gli scavi di Pompei include la scoperta di moltissimi simboli fallici. Spesso i visitatori si domandano il perché della riproduzione di questo simbolo rappresentato più volte nella cittadina. 
La verità è che il fallo era considerato un simbolo portafortuna e veniva dipinto, scolpito e spesso anche indossato come ciondolo.

8. L’Anfiteatro è il più antico del mondo

L’Anfiteatro romano di Pompei è una costruzione che risale al 80 a.c. e non è solo l’anfiteatro più antico ai giorni nostri, è anche la costruzione in pietra più antica della storia. 
Utilizzato tuttora per spettacoli di musica e teatro, questo spazio era al tempo utilizzato per giochi circensi e gladiatori e può ospitare fino a 20 mila spettatori. 
E le locandine pubblicitarie dell’epoca? Erano dipinte direttamente sulle facciate esterne delle case.

9. L’eruzione non avvenne ad Agosto

Un'altra curiosità su Pompei riguarda il momento storico che segnò la fine della cultura antica della città: l’eruzione del Vesuvio dell’anno 79 d.c.. Si pensa generalmente che sia avvenuta il giorno 24 di agosto, in mattinata.

Al contrario, il famoso appassionato di storia e divulgatore della Tv Alberto Angela afferma che l’eruzione avvenne più tardi, verso ottobre. Angela è arrivato a questa tesi grazie al ritrovamento di stagione e di dettagli che fanno pensare ad una vendemmia ultimata.

10. La scoperta di Pompei non è ancora finita

Con certezza possiamo affermare che tutto ciò che conosciamo riguardo a Pompei e alla sua storia non è tutto. 
Gli scavi sono infatti ancora attivi in alcuni punti del Parco Archeologico. Inoltre, molti cantieri aiutano a preservare il sito rendendolo adatto ad accogliere quasi 3 milioni e mezzo di visitatori ogni anno. 
La ragione principale è che la Pompei sorpresa dall’eruzione era anche una città in ricostruzione dopo il violento terremoto del 62.

Tutti i fatti e le curiosità su Pompei che conosciamo oggi sono frutto dello studio e della ricerca di moltissimi professionisti. Grazie a loro possiamo comprendere in fondo la visita a questo meraviglioso sito parte del patrimonio dell’UNESCO: gli scavi di Pompei.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Il Thermopolium di Placidus

Nell'antica Roma, il Thermopolium era un luogo dove era possibile bere e mangiare qualcosa di caldo. Può essere considerato come un odierno fast food o tavola calda. Gli antichi romani che lavoravano lontano da casa vi si recavano per un pranzo veloce.

Il thermopolium meglio conservato a Pompei (ne sono stati trovati ben 89) è quello di  Lucius Vetitius Placidus (Regio I, Insula 8.8) 
Si trova affacciato su Via dell'abbondanza e vi consigliamo di non farlo mancare nell'elenco di cosa visitare a Pompei in un giorno.

Si tratta di un tipico esempio di locale con annessa casa privata del proprietario, a cui si accedeva tramite un ingresso indipendente. Presenta anche un giardino interno, dove si coltivavano le erbe aromatiche utili alla cucina.

La struttura del Thermopolium era costituita da un ampio ingresso e un bancone per la mescita  disposto ad angolo retto in muratura e affacciato sulla strada.
Incassati nel bancone c'erano 6 dolia (contenitore di terracotta di forma sferica alti circa 1.50-1.60 cm, quasi certamente chiusi con coperchi), utilizzati per conservare il cibo, come ceci, fagioli, frutta secca.

In uno dei dolia sono state trovate delle monete (1385 monete in bronzo del valore complessivo pari a circa 585 sesterzi) ora conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Erano probabilmente l’incasso di più giorni di attività.  Forse i proprietari del locale hanno pensato di nasconderli lì per poter poi tornare a prenderli.

Recentemente è stato ritrovato l'impluvio, realizzato con una pavimentazione in scaglie di marmo.

Punti di interesse nelle vicinanze: Orto di fuggiaschi, Casa di Menandro, Terme Stabiane

A volte, come in questo caso, il thermopolium avevano anche una o più stanze sul retro, i triclini, adibiti a luogo dove mangiare. il triclino è decorato con bellissimi affreschi del Terzo Stile. Notevole è raffigurazione del ratto di Europa da parte di Giove trasformatosi in toro.

Non perdetevi neanche l'affresco dell'edicola del Larario, che raffigura al centro i Lari ed il Genio che sacrifica su un altare, ai lati Mercurio e Dioniso, rispettivamente gli dei del commercio e del vino. Sotto ci sono due serpenti agatodemoni, portatori di prosperità e abbondanza.

scorcio del Thermopolium di Placidus di

L'edicola del Larario. Foto di Francesca Ciola

Se siete rimasti entusiasti di questa attrazione, nella vostra visita a Pompei in un giorno potete aggiungere al vostro itinerario anche una tappa al bellissimo thermopolium indagato per una parte nel 2019 e riportato completamente alla luce a fine 2020. E' veramente strepitoso, non ve ne pentirete! 

ORARI  SCAVI DI POMPEI 
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

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