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Il Foro di Pompei

Se entri a visitare gli scavi di Pompei da Porta Marina, il Foro di Pompei (Regio VII, Insula 8) sarà tra i primi punti di interesse che vedrai.
Ti suggerisco, visto che all'ingresso c'è sempre una lunga coda, di procurarti il biglietto on line.
Avrai diritto all'accesso prioritario e comincerai subito la visita!

DOVE SI TROVA

È situato al termine di via Marina. Orientato sull'asse nord-sud è all'incrocio delle vie più importanti della città.
La prima, che porta da un lato verso il Vesuvio e dall'altra al mare, la seconda che conduce da una parte a Nocera e dall'altra a Napoli.

Il Foro era il centro nevralgico della vita urbana. Qui si svolgevano le principali funzioni civili, religiose e commerciali. 

LA STRUTTURA

Sull'area della piazza, di forma rettangolare e della grandezza di 142 m per 38 m, si trovavano gli edifici religiosi più importanti, quelli pubblici, dove veniva amministrata la giustizia, e parte dei mercati.
Non erano invece presenti abitazioni private.

Punti di interesse nelle vicinanze:  Macellum, Terme del Foro, Teatro grande, Terme Stabiane, Lupanare

Il Foro era circondato su tre lati da un porticato con un loggiato a doppio ordine di colonne: quello inferiore era dorico, quello superiore ionico.
Il quarto ospitava il Tempio di Giove, dedicato in seguito alla triade capitolina, cioè a Giove, Giunone e Minerva.

La pavimentazione era in lastre di travertino, di cui rimane solo qualche traccia.
Sono visibili anche dei basamenti che venivano utilizzati come supporto per statue equestri di imperatori o personaggi illustri.

Dopo il terremoto del 62 d.c. iniziarono lavori di ricostruzione che previdero il trasferimento delle statue altrove. 
Molto probabilmente dopo l'eruzione del Vesuvio del 79 d.c. la piazza venne spogliata dei marmi  e del pavimento.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Leggi anche
Visitare Pompei in un giorno
Otto cose da visitare a Pompei
Cosa visitare a Pompei
Come arrivare e muoversi a Pompei
La Casa di Sallustio 
La casa di Vettii
La Villa dei misteri

La Casa del Fauno

Una Villa di epoca romana nel bel mezzo della città antica di Pompei, la Casa del Fauno è stata sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 e riportata alla luce solo nel XIX secolo. 
Gli scavi archeologici su volere della dinastia Borbone ci hanno permesso di conoscere la vita di un tempo e di poterla rivivere durante un viaggio a Pompei.
Un esempio importante è proprio la Casa del Fauno, la residenza cittadina di un ricco magistrato romano. Il nome di questa villa deriva dalla statua che si trova al centro del suo impluvium, che rappresenta in realtà un satiro.


Dove si trova

Visitare la Casa del Fauno è una tappa d'obbligo durante il tour negli scavi di Pompei. È infatti una delle prime attrazioni che si incontrano non lontano dall’entrata a Porta Marina. 
Dopo i cancelli, prosegui fino all’entrata del Foro, sulla tua sinistra. Sul fondo dell’antico centro politico ed economico di Pompei, passa oltre i grandi e sotto l'arco onorario.

La storia 

L'edificio venne edificato una prima volta nel III secolo a.c. Aveva un ampio orto e le sue dimensioni erano molto ridotte.

Nel II secolo a.c. la casa venne ristrutturata e ampliata fino a raggiungere la dimensione attuale di quasi 3000 metri quadrati.
Il suo proprietario, uno degli uomini più ricchi di Pompei, decise di ostentare la sua ricchezza con la costruzione di molti peristili, delle corti colonnate.
Era circa il 120 a.c. e la Casa del Fauno aveva più peristili che ambienti abitativi. 
Il bagno e i servizi della casa furono invece ristrutturati in seguito, nel I secolo a.c.
L’anno 79 d.c. segnò poi l’intera città di Pompei. L'eruzione del Vesuvio devastò infatti tutte le civiltà alle pendici del vulcano. La Casa venne interamente sepolta.

La scoperta 

A partire dal XVIII secolo, precisamente il 1° Aprile del 1748, gli scavi archeologici nella città di Pompei portarono alla luce molti preziosi reperti.
I ritrovamenti hanno anche aiutato gli storici a scoprire la vita nel mondo antico.
Tra di questi, una villa romana decorata in stile ellenistico, con preziosi mosaici e oggetti in oro. Una casa particolare, in cui gli spazi aperti prevalgono sugli spazi vivibili. Un'abitazione ricca, progettata con cura e ampiamente decorata. 
Una statua in bronzo al centro dell’impluvium rappresenta una figura mitologica. Per questo la chiamarono Casa del Fauno.

L’architettura della Villa

L’ingresso è un lungo viale colonnato che porta un mosaico sul pavimento con la scritta Have. Il saluto latino indica che il proprietario della casa non era originario di Pompei, dove si parlava in dialetto osco, bensì un romano. 
Si entra così nel vestibolo, la sala di ingresso con pavimento in marmo. Si pensa che questa stanza ospitasse un tempio con colonne corinzie.
Si prosegue ora nell’atrio della casa del Fauno. Al suo centro ammira l’impluvium, una vasca piatta dove confluiva l’acqua piovana, immagazzinata in una cisterna sottostante. 
Una piccola statua di bronzo fu ritrovata nel centro della vasca e, nonostante la figura sia un satiro, venne scambiata per un fauno. Da qui, il nome della casa stessa.

La differenza tra un satiro e un fauno è molto lieve. Il loro aspetto fisico è pressoché identico: entrambi hanno sembianze umane e la metà inferiore e le corna da capra.
Il fauno è una divinità romana delle campagne e dei boschi.
Al contrario, i satiri sono figure mitologiche greche legate al dio Dioniso (per i romani, Bacco). 

La statua del satiro che puoi osservare gli scavi di Pompei è una riproduzione, mentre l’originale è conservata al Museo Archeologico di Napoli.

Punti di interesse nelle vicinanze: Casa dei Vettii, Foro, Lupanare, Terme del Foro

I tesori della casa del Fauno

Gli scavi che portarono alla luce l'edificio svelarono molti dettagli sul proprietario e sul progetto della villa nel momento dell’eruzione del Vesuvio. 
Le pareti della stanza dove si trova l’impluvium, ad esempio, erano pronte per essere affrescate. 
Attorno a questa sala si trovano altre stanze, cubicoli (le camere da letto) e un tablino. Questa ultima stanza della Domus era un salotto o uno studio. 

La casa era di proprietà di un magistrato che utilizzava il tablino per ricevere i suoi ospiti e collaboratori.
Non un locale, bensì un patrizio romano nella sua casa di villeggiatura. Da tutti i ritrovamenti si evince infatti che Pompei era una cittadina adatta alle vacanze dei patrizi romani.
Oltre alle stanze dei proprietari, la Casa del Fauno era composta anche da stanze per la servitù, più spoglie e meno decorate. Le stanze erano vicino a quelle di servizio, come la cucina e la stanza per la panificazione.
Non solo statue, colonne e affreschi: gli scavi presso questa cpstruzione hanno riportato alla luce dei preziosi mosaici e oggetti in oro e argento. Tra questi, un particolare bracciale a forma di serpente.

Casa del Fauno a Pompei: mosaico di Alessandro MagnoAncora, uno stupendo mosaico che rappresenta la vittoria di Alessandro Magno su Dario e i Persiani, forse proprio la battaglia di Isso. 
Tutte queste meraviglie sono esposte al Museo di Archeologia Nazionale di Napoli.
Nella Casa del Fauno è stato anche rinvenuto il corpo di una donna mentre cercava di mettere in salvo i gioielli, sorpresa proprio dall’eruzione del Vesuvio. Questo dimostra come la popolazione di Pompei fu colta alla sprovvista da questo fenomeno naturale.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Visita al Parco archeologico di Pompei

Se non l’hai già fatto, metti in conto di visitare il Parco Archeologico di Pompei almeno una volta nella vita.
Ti regalerai un’esperienza indimenticabile, che ti saprà trasmettere emozioni che difficilmente proverai in altri posti.
Perché una visita agli scavi di Pompei è come entrare in un’altra dimensione, come essere catapultati nel tempo. In nessun luogo ti capiterà di camminare in una città cristallizzata nel tempo, da nessuna parte avrete l’occasione di trovarti di fronte all’espressione di un volto che ancora vive.

Infatti, la cenere ed i lapilli che coprirono la città in seguito all‘eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ne hanno consentito un’eccezionale conservazione.
Proprio per questo oggi abbiamo un’immagine ben chiara sia dell’organizzazione delle città romane, sia della vita quotidiana dei suoi abitanti.
L’eruzione ce la racconta Plinio il Giovane in due famose epistole, ma la ricordano anche gli storici dell’epoca.
Dal 1997, il Parco Archeologico di Pompei è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Si estende per circa 66 ettari, di cui circa 50 scavati, comprese le aree suburbane.
Comprende monumenti, sculture, mosaici, edifici civili, religiosi e privati di enorme importanza.

 

DOVE SI TROVA IL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

Gli scavi di Pompei si trovano non lontano dal golfo di Napoli, su un pianoro che una volta controllava la valle del fiume Sarno.
L’indirizzo è Via Villa dei Misteri, 2. 

Puoi accedere al Parco archeologico di Pompei da tre ingressi. Metti in conto che a seconda di dove entrerai gli itinerari saranno diversi.

Gli ingressi sono:

  • Porta Marina (via Villa dei Misteri).  C’è l’Ufficio informazioni e un deposito bagagli gratuito.
    È l’entrata più vicina alla stazione ferroviaria di Pompei Scavi perché è situata direttamente di fronte. Da qui entra la maggior parte dei turisti. Questo perché in questo luogo si trovano tutte le strutture disponibili: il noleggio audioguide, il punto informativo, il posto dove acquistare souvenir. 
    È il più affollato e quindi le code sono più lunghe.
    Puoi saltarle acquistando il tuo biglietto online.
  • Piazza Esedra (piazza Porta Marina inferiore). Anche qui c’è un deposito bagagli gratuito.
    Pur non essendo molto lontano da Piazza Marina è molto meno affollato, è meno affollato, ma anche il meno comodo. Viene di solito utilizzato per le visite di gruppo.
  • Piazza Anfiteatro  (piazza Immacolata). È la più comoda se devi raggiungere l’Anfiteatro.
    Situato a est di Pompei, questo ingresso si trova a 15 minuti a piedi da Porta Marina.
    Si tratta dell’ingresso migliore perché ti porterà direttamente a luoghi importanti del Parco come l’anfiteatro, il foro, a altri ancora.

L’uscita è possibile dai tre varchi di Porta Marina, Piazza Anfiteatro e Piazza Esedra

COME ARRIVARE 

Pompei è ben collegata ai principali snodi aeroportuali e stradali.
Perciò potrai raggiungere con facilità il parco archeologico:

1. IN BUS O TRENO

Se arrivi all’aeroporto di Napoli Capodichino, potrai approfittare dell’Alibus, il servizio bus che lo collega al cuore della città.

Se vai alla stazione dei treni in Piazza Garibaldi, invece, potrai trovare la linea Circumvesuviana e raggiungere gli scavi di Pompei con un treno della tratta Napoli Sorrento.
Dovrai scendere alla fermata Pompei Scavi.
Come alternativa, sempre dalla stazione centrale di Napoli, ti sarà possibile prendere un autobus della linea SITA , della compagnia EAVBUS o delle autolinee CSTP (numeri 004 e 075 della fermata Ferraris-INPS).
Queste ultime due opzioni, però sono quelle con cui ci si impiega di più perchè gli autobus fanno molte fermate.

Per maggiori informazioni:

CSTP: www.cstp.it

SITA: www.sitasudtrasporti.it

EAVBUS: www.eavbus.it

2. IN MACCHINA

Se pensi di arrivare a Pompei in macchina dovrai imboccare l’autostrada Napoli-Salerno (A3) e uscire al casello di Pompei Ovest. 

L’autostrada A3 è indicata anche se arrivi dalla Campania.
Dovrai uscire a Pompei Ovest se provieni da Nord o a Pompei Est se provieni da sud.
Una volta arrivati potrai parcheggiare la vostra auto appena fuori dalle mura storiche, nei numerosi parcheggi a pagamento e gratuiti dai quali potrai cominciare la vostra avventura.

GLI ORARI

Gli orari per visitare gli scavi di Pompei variano a seconda che ci si trovi nel periodo invernale oppure nella stagione estiva.

Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

 

 

COSA VEDERE AL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

Gli scavi di Pompei si estendono per ben 44 chilometri quadrati, perciò di cose da vedere ce ne sono veramente un’infinità.
Tieni presente che a seconda degli itinerari che deciderai di percorrere, le attrazioni da visitare cambieranno.
Se ti va, puoi scegliere tra le mie proposte di visita a questi link:

1. Visitare Pompei in un giorno
2. Visitare Pompei con bambini
3. Itinerario a Pompei per bambini
4. Visitare gli scavi di Pompei in mezza giornata
5. Gli itinerari degli scavi di Pompei

In ogni caso le cose da non perdere assolutamente sono:

DOVE MANGIARE 

Visitare gli scavi vi impegnerà tutta la giornata, perciò dovrai pensare di sicuro a dove mangiare a Pompei scavi.
Se decidi di fare il pranzo al sacco puoi andare all’area pic-nic messa a disposizione in prossimità di Porta Nola.
Diversamente puoi andare a pranzare presso il punto di ristoro gestito da Autogrill che si trova  alle spalle del Tempio di Giove. 
Nelle vicinanze del Foro civile c’è inoltre un bar-ristorante.

Ricorda che è vietato mangiare in giro per il Parco!

COME VESTIRSI E COSA PORTARE

Gli scavi di Pompei hanno poche zone d’ombra. Ti consiglio perciò di fare rifornimento di crema solare e di portarti dietro qualche bottiglietta d’acqua.
Nel caso che l’avessi finita puoi procurartene dell’altra alle numerose fontane che erogano acqua potabile, sparse per il Parco archeologico.
Portarsi degli snack è utile perché tra gli scavi troverai solo un punto ristoro alle spalle del Tempio di Giove.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, la prima cosa che ti consiglio è di indossare scarpe comode e un cappello.
Nelle mezze stagioni è utile vestirsi a cipolla, per adeguarsi alle temperature che cambiano durante la giornata. Portati anche un ombrello, servirà sia per ripararti in caso di pioggia, sia per proteggerti dal sole in caso di giornate torride.

A questo link trovi utte le informazioni pratiche che ti serviranno per una visita senza problemi.

Biglietti prioritari per il Parco archeologico di Pompei

Il Thermopolium di Placidus

Nell'antica Roma, il Thermopolium era un luogo dove era possibile bere e mangiare qualcosa di caldo. Può essere considerato come un odierno fast food o tavola calda. Gli antichi romani che lavoravano lontano da casa vi si recavano per un pranzo veloce.

Il thermopolium meglio conservato a Pompei (ne sono stati trovati ben 89) è quello di  Lucius Vetitius Placidus (Regio I, Insula 8.8) 
Si trova affacciato su Via dell'abbondanza e vi consigliamo di non farlo mancare nell'elenco di cosa visitare a Pompei in un giorno.

Si tratta di un tipico esempio di locale con annessa casa privata del proprietario, a cui si accedeva tramite un ingresso indipendente. Presenta anche un giardino interno, dove si coltivavano le erbe aromatiche utili alla cucina.

La struttura del Thermopolium era costituita da un ampio ingresso e un bancone per la mescita  disposto ad angolo retto in muratura e affacciato sulla strada.
Incassati nel bancone c'erano 6 dolia (contenitore di terracotta di forma sferica alti circa 1.50-1.60 cm, quasi certamente chiusi con coperchi), utilizzati per conservare il cibo, come ceci, fagioli, frutta secca.

In uno dei dolia sono state trovate delle monete (1385 monete in bronzo del valore complessivo pari a circa 585 sesterzi) ora conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Erano probabilmente l’incasso di più giorni di attività.  Forse i proprietari del locale hanno pensato di nasconderli lì per poter poi tornare a prenderli.

Recentemente è stato ritrovato l'impluvio, realizzato con una pavimentazione in scaglie di marmo.

Punti di interesse nelle vicinanze: Orto di fuggiaschi, Casa di Menandro, Terme Stabiane

A volte, come in questo caso, il thermopolium avevano anche una o più stanze sul retro, i triclini, adibiti a luogo dove mangiare. il triclino è decorato con bellissimi affreschi del Terzo Stile. Notevole è raffigurazione del ratto di Europa da parte di Giove trasformatosi in toro.

Non perdetevi neanche l'affresco dell'edicola del Larario, che raffigura al centro i Lari ed il Genio che sacrifica su un altare, ai lati Mercurio e Dioniso, rispettivamente gli dei del commercio e del vino. Sotto ci sono due serpenti agatodemoni, portatori di prosperità e abbondanza.

scorcio del Thermopolium di Placidus di

L'edicola del Larario. Foto di Francesca Ciola

Se siete rimasti entusiasti di questa attrazione, nella vostra visita a Pompei in un giorno potete aggiungere al vostro itinerario anche una tappa al bellissimo thermopolium indagato per una parte nel 2019 e riportato completamente alla luce a fine 2020. E' veramente strepitoso, non ve ne pentirete! 

ORARI  SCAVI DI POMPEI 
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Visitare Pompei Consigli pratici

Visitare Pompei è un'esperienza incredibile. Si viene proiettati in una dimensione in cui  il tempo si è fermato. L'eruzione del Vesuvio ha infatti "congelato" una città in piena attività e, come un incantesimo, tutto è rimasto esattamente così come era 2000 anni fa. 

Per vivere al meglio la tua visita a Pompei scavi, devi però seguire alcune accortezze perchè altrimenti la permanenza nel parco archeologico potrebbe diventare molto pesante.
Per aiutarti a capire come goderti al meglio questo tuffo nel passato, ti elenco tutte le principali cose da fare. 

1. Portare cappello, occhiali, crema

Negli scavi ci sono poche zone d'ombra e spesso le giornate sono assolate e calde. Portati quindi una cappello e un paio di occhiali (per te e soprattutto per i tuoi pargoli, se vuoi visitare Pompei con bambini) e tanta crema solare!
Munisciti inoltre solo di borse o zainetti leggeri.

2. Portare tanta acqua

La visita a Pompei dura diverse ore, frequentemente sotto il sole cocente.
Non dimenticarti di portare una o più bottigliette d'acqua. 
Nel casotu l'abbia finita puoi bere alle numerose fontane che erogano acqua potabile, sparse per il Parco archeologico.
In alternativa puoi comprare dell'acqua o altre bevande presso il bar-ristorante che c'è all'interno dell'area archeologica.

3. Prenotare il biglietto on line

Ti suggerisco di acquistare il biglietto di ingresso già prima di partire. Avrai diritto all'ingresso prioritario e non dovrai fermarti a fare lunghe code. Potrai risparmiare tempo e cominciare subito a visitare!

4. Procurarsi una cartina degli scavi

 All'interno dell'ufficio informazioni presso le biglietterie del Parco archeologico di Pompei puoi trovare delle cartine gratuite. Procuratene una in modo da sapere sempre dove sei e qual è la porta più vicina a te, e, soprattutto, evitare di andare avanti e indietro inutilmente.

5. iniziare a visitare Pompei all'apertura

Ti consiglio di iniziare a visitare gli scavi appena aprono, così da evitare la calca (almeno per un po'!) e avere più tempo da dedicare alle attrazioni.

6. arrivare già con l'itinerario

Pensa già in anticipo a cosa vuoi vedere e cosa invece vuoi tralasciare. Evita gli itinerari che ti fanno ritornare più volte sugli stessi punti

7. Visitare Villa dei Misteri per ultima

Vai ad ammirare la Villa dei Misteri come ultima cosa.
Troverai lì una delle uscite ed eviterai perciò di tornare indietro sui vostri passi.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

La Fullonica di Stephanus

Una delle cose da inserire nei tuoi itinerari per visitare Pompei è la fullonica di Stephanus, bellissimo esempio di quelle che erano le lavanderie di questa vivace città romana.
Sarà molto interessante vedere come erano organizzate queste attività, tra le più redditizie dell'economia dell'impero romano.

I lavori degli archeologi negli scavi di Pompei hanno riportato alla luce diverse fulloniche sparse per la città.
Quella quella di Stephanus (sappiamo il nome del proprietario grazie a scritte a carattere elettorale ritrovate sulla porta) però è senz'altro la più famosa.
E' molto ben conservata e frutto di restauri terminati nel 2015.
Non perdertela, specie se siete a Pompei con bambini!

Si trova su via dell'Abbondanza 7, vicinissima alle Terme stabiane, al Teatro grande e al Thermopolium di Vetutius Placidus.

Struttura della fullonica 

La fullonica di Stephanus si sviluppava su due piani. Il primo era il luogo dove effettivamente si svolgeva la lavorazione, il secondo ospitava l'abitazione e una terrazza dovesi mettevano ad asciugare i panni.
Venne costruita dopo il terremoto del 62 d.c., trasformando quella che era una casa ad atrio. Quest'ultimo, come pure il soggiorno e il triclinio vennero riadattati e forniti di vasche per la lavorazione, mentre l'impluivium venne dotato di una cornice in rilievo e destinato al lavaggio dei tessuti più delicati.

L'attività della fullonica prevedeva sia i lavori di finitura dei tessuti, che dovevano essere sgrassati dopo essere stati filati e tessuti, sia quelli di semplice pulizia dei vestiti usati. 
Portare a lavare un vestito costava 1 danario, non era quindi molto costoso.

Nell'ingresso dell'edificio è stato ritrovato uno scheletro di un uomo di mezza età, con un sacchetto pieno di sesterzi. S
i tratta probabilmente del proprietario, Stephanus, che cercava di scappare dall'eruzione portando con sé l'incasso dell'intera giornata.

LE FASI DI LAVORO

1. Prima fase: per prima cosa bisognava ripulire il tessuto. Lo si faceva in una vasca ovale dove gli schiavi pestavano la stoffa con i piedi in un misto di acqua soda e spesso urina, sia animale (la più pregiata era quella di dromedario, che si faceva arrivare anche dall'oriente) sia umana.
Vista la grande quantità di urina necessaria, agli angoli delle strade si trovavano delle anfore con un'apertura laterale dove chiunque poteva depositare la propria.
Uno schiavo passava con regolarità a ritirarla.
L'imperatore Vespasiano mise addirittura una tassa sull'urina delle tintorie che destò polemiche a cui l'imperatore rispose con la celebre frase "Pecunia non olet"

2. Seconda fase: finito il lavaggio i tessuti venivano sciacquati in vasche poste a livelli diversi e comunicanti fra loro a cascata. Questo per eliminare ogni traccia del materiale usato. 
In questa fase veniva usata argilla smectica del Marocco o dell'isola di Ponza e si continuava poi il lavaggio e la battitura, per rendere la trama dei tessuti più compatta.

3. Terza fase: i panni venivano poi stesi sull'ampio terrazzo, dove sia faceva anche la zolfatura che serviva a rendere i tessuti più lucenti.
I tessuti bianchi venivano stesi su un braciere ingabbiato da canne (vimea cava) che emanava esalazioni .

4. Quarta fase: l'ultimo passaggio era la stiratura per cui i panni venivano messi sotto grandi presse a vite.

La corporazione dei fullones giocava un ruolo importante nell'economia e nella politicacome documentano le numerose iscrizioni elettorali rinvenute.
Erano votati alla dea Minerva e avevano un animale totem, la civetta (ulula), sacra alla dea.
A capo della corporazione c'era Eumachia, sacerdotessa di Venere a Pompei.
In seguito alla morte del marito, ereditò la sua attività commerciale, dedita alla produzione della lana, diventando così una delle personalità più influenti della città.

orari pompei scavi 
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Le Terme del Foro

Tra i diversi punti di interesse molto apprezzati da chi viene a visitare Pompei scavi ci sono senza dubbio le Terme del Foro.
Sono le più grandi e maestose dei tre impianti pubblici presenti in città.

Non mancare di inserirlo nell'itinerario delle cosa visitare a Pompei!
Ti consiglio, dal momento che all'ingresso c'è sempre una lunga coda, spesso sotto il sole, di procurarti il biglietto on line .
Avrai diritto all'accesso prioritario e comincerai subito la visita!

Costruite attorno all'80 s.c. circa, vennero riqualificate in età giulio-claudia e a seguito del terremoto del 62 d.c.
Dopo quest'evento furono subito ripristinate. A riprova c'è il fatto che al momento della terribile eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. le Terme del Foro erano in piena attività. 
Questo fa capire l'importanza che le terme avevano nella cultura romana. Erano, infatti, utilizzate quotidianamente e le persone vi si recavano per lavarsi e godere di un po' di relax. Ma non solo: avevano anche una funzione sociale, erano luoghi di ritrovo.
Qui le persone si incontravano, trattavano affari, si corteggiavano a vicenda.

DOVE SI TROVANO

Le Terme del Foro sono situate di fronte al Tempio dell Fortuna Augusta, nel pieno centro di Pompei.
La struttura dell'edificio prevedeva due sezioni, una maschile e l'altra femminile, a cui si accedeva tramite ingressi indipendenti. 
La parte che si può visitare meglio è la sezione maschile.

Punti di interesse nelle vicinanze: Foro di Pompei, Terme Stabiane, Thermopolium, Casa del Fauno

LA STRUTTURA

Si entra prima in uno spogliatoio, coperto da una volta a botte e arredato con delle panche in muratura poste lungo i lati del locale. L'ambiente era decorato con degli stucchi su base gialla, di cui poco è rimasto.
Dallo spogliatoio si passa al frigidarium  , un locale a pianta quadrata con una vasca circolare e gradini centrali. Era destinato ai bagni in acqua fredda.

Si entra poi in un secondo ambiente, sempre coperto da una volta a botte e decorato, così come le pareti.
Si tratta del tepidarium, dove si facevano i bagni con una temperatura tiepida. Era riscaldato da un grande braciere, ancora visibile.
Si giunge infine al calidarium , una stanza anche questa coperta da una volta a botte e stuccata.

Era il luogo deputato al bagno caldo. Si faceva in una grossa vasca che poteva ospitare fino a 10 persone.Veniva riscaldato con la circolazione di aria calda  che passava in intercapedini sotto il pavimento e alle pareti. Il vapore era prodotto da caldaie poste in un locale attiguo.


POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Scavi di Pompei – Consigli di viaggio

Se sei tra quelli che hanno deciso di regalarsi l'incredibile esperienza di visitare gli Scavi di Pompei, hai fatto la scelta giusta.
Camminare per le strade, entrare nelle case, nei negozi di questa città rimasta com'era da quasi 2.000 anni  è qualche cosa che non si può spiegare a chi non l'ha provata.
Sembra di aggirarsi in un luogo congelato nel tempo. Ci si aspetta di sentire il rumore, le voci, i suoni della vita che scorreva prima che il Vesuvio cancellasse via tutto inaspettatamente.

Stabilita quindi la data della partenza del tuo viaggio a Pompei, dovrai pensare a come organizzare la tua vacanza.
Le cose a cui pensare sono diverse: dal mezzo di trasporto da prendere per affrontare la trasferta, a dove dormire a Pompei, a come muoversi una volta arrivati a destinazione ed altro ancora.

scavi di Pompei Consigli

In questa pagina cercherò quindi di venirti incontro e aiutarti a pianificare il tuo soggiorno al meglio.

1. Come arrivare a Pompei

La prima cosa a cui devi pensare è come arrivare a Pompei.
Puoi scegliere se viaggiare in auto, in bus, in treno o in aereo.
Tutto quello che devi sapere a proposito delle varie opzioni lo trovi in questo mio articolo su come raggiungere a Pompei.

2. Dove dormire a Pompei

Una volta che hai deciso come farai il viaggio, devi pensare a sceglierti una sistemazione per la notte.
Dove dormire a Pompei non sarà un problema. Alberghi, B&B, appartamenti, non devi fare altro che scegliere la soluzione che si addice di più alle tue esigenze e al tuo portafoglio.
Per farti un'idea di quello che la città offre, consultare la mia pagina dedicata ai pernottamenti a Pompei.

3. Come muoversi a Pompei

Ok, viaggio e permanenza sono stati programmati. Adesso la domanda che devi porti è come muoversi a Pompei una volta giunti a destinazione. 

4. biglietti salta la fila

Procurarti i biglietti per visitare gli scavi di Pompei  prima di partire o comunque prima di arrivare al parco archeologico di Pompei Scavi è un'ottima idea.
Ti permetterà di non dover fare le lunghe code onnipresenti alla biglietteria. Tempo e fatica saranno risparmiate e potrai  iniziare la visita ancora fresco e riposato.


ORARI SCAVI DI POMPEI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Visitare gli scavi di Pompei in mezza giornata

Se sei in vacanza in Campania e nel tuo programma hai potuto inserire solo un tappa veloce per una visita agli scavi di Pompei in mezza giornata non preoccuparti. 

Con un buon itinerario e tanta voglia di camminare riuscirai lo stesso a vedere i punti di interesse principali del parco archeologico: sarà un assaggio che ti farà venire voglia di tornare a visitare Pompei con più calma e goderti  tutte le cose da vedere in questa incredibile città rimasta sospesa nel tempo.

Per risparmiare tempo e fatica ti consiglio di procurarti i biglietti on line ad ingresso prioritario.
Munisciti inoltre di una mappa degli scavi di Pompei.
Se non l'hai con te potrai prenderla all'ingresso della biglietteria di Porta Marina.

Visitare Pompei in mezza giornata

Con l'itinerario che ti propongo qui di seguito calcola di impegnare almeno 3 ore.

1. il Foro

Entrando da Porta Marina percorri tutta via Marina per arrivare a visitare il Foro di Pompei (Regio VII, Insula 8), da cui potrai godere di una strepitosa vista del Vesuvio.
Il Foro era il fulcro della città. 

Sull'area della piazza , della grandezza di 142 m per 38 m, si trovavano gli edifici religiosi più importanti. quelli pubblici dove veniva amministrata la giustizia, e parte dei mercati.
Non erano invece presenti abitazioni private.

2. I granai del Foro

Nel tuo tour per visitare Pompei in mezza giornata non mancare diandare ai granai del foro (Regio VII, Insula 7),  l'antico mercato della frutta e della verdura, ora adibito a deposito di reperti derivanti dall'area archeologica, come tantissime anfore, bracieri, un forziere che fungeva da cassaforte, calchi...
Si trovano sul lato occidentale della piazza e presentano otto aperture separate da pilasti in laterizio

3. il lupanare

Usciti dai granai del Foro, se vuoi conoscere parte dei costumi, il pensiero e la vita quotidiana degli antichi romani, recati a fare visita al Lupanare  (Regio VII, insula 12.8), uno dei siti più visti degli scavi di Pompei. Era la casa di piacere ufficiale della città, che contava almeno 25 bordelli di diverso tipo.

4. Terme stabiane 

La visita agli scavi di Pompei prosegue percorrendo Vicolo del lupanare e girando poi in Via dell'abbondanza per raggiungere le Terme stabiane (Regio VII, Insula 2)  l'edificio termale più antico della città.
Nelle terme non solo si faceva il bagno, ma si discuteva anche di politica, di battaglie, di processi, di donne.....era il salotto cittadino dove venivano discussi i fatti del giorno.

5. casa del menandro

Con una brevissima passeggiata, dalle Terme stabiane vai alla Casa del Menandro (Regio I, Insula 10.4). Rappresenta un bell'esempio di domus appartenuta ad una famiglia benestante. I suoi affreschi e i pavimenti sono molto ben conservati. Bellissimi il salone, con scene tratte dalla guerra di troia e le eleganti terme private decorate con mosaici e stucchi.

6. teatro grande e odeion

Concludi il tuo tinerario per visitare gli scavi di Pompei in mezza giornata  andando a vedere il quartiere dei teatri (Regio VIII, Insula 7 e 12). Il Teatro grande  risale all'epoca sannitica, mentre l'Odeion, simile per per lo stile architettonico e per la forma è di epoca romana.

Terminato questo breve tour nel passato, puoi uscire attraverso il quadriportico dei teatri (Regio VIII, Insula 7,16-17)

Orari Pompei scavi

Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

L'edificio di Eumachia

Sede del mercato della lana (dove si svolgevano le vendite, ma anche le trattative per stabilire prezzi e quantità) e della corporazione dei fullones, ovvero dei lavandai, l'Edificio di Eumachia è uno dei punti di interesse che puoi inserire nel tuo itinerario per visitare Pompei.
Si trova sul lato est del Foro, tra il tempio idi Vespasiano e il comitium, da cui è separato attraverso la via dell'Abbondanza.
La costruzione dell'edificio si deve ad Eumachia, sacerdotessa di Venere, come testimonia l'iscrizione sulla statua ritrovata in una nicchia dell'edificio.
La statua la ritrae con i paramenti sacri. E' una copia, l'originale si trova al Museo Archeologico di Napoli.

Un'altra iscrizione, posta su un'architrave vicino ad un ingresso secondario lungo via dell'Abbondanza prova che era dedicato a Livia, madre di Tiberio e perciò venne costruito per devozione alla famiglia imperiale e per esaltare la concordia e la pietas augusta.

Eumachia sposò un ricco ed influente membro della famiglia dei Numistri, alla cui morte aveva ereditato la sua attività commerciale dedita alla produzione della lana, diventando il capo della corporazione dei fullones, i lavandai che gestivano le fulloniche (lavanderie), che tanta importanza avevano nell'economia delle città romane.

Stuttura

L'edificio di Eumachia presenta una facciata prospiciente il foro, caratterizzata da due esedre semicircolari, due piattaforme accessibili con delle scalinate e quattro nicchie dove erano esposte le statue dei progenitori della famiglia imperiale (Enea, Romolo, Giulio Cesare, Augusto). questo è testimoniato da alcuni frammenti di iscrizioni.

Tra le nicchie si trova un portale d'accesso.
La facciata è preceduta da un'area stretta e lunga, circondata su tre lati da colonne e basi di statue.
L'area interna prevede un grande cortile dove potrai vedere ciò che rimane di un porticato a  doppio ordine di colonne e un abside dove, su un podio, era collocata la statua della Concordia Augusta.

Superato il portico c'era un criptoportico, dove, alle spalle dell'abside è stata rinvenuta la statua di Eumachia posta adiacente ad un piccolo corridoio che portava a via dell'Abbondanza.

Nelle vicinanze ci sono diversi punti di interesse degli scavi che non dovete perdervi come il Teatro Grande, la Casa del Fauno, il Lupanare, Casa del Menandro, solo per citarne alcuni.

Orari scavi di pompei
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

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