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Essere donna a Pompei

Se hai programmato di visitare gli scavi di Pompei entro il 31 gennaio 2026, non perdere l’occasione di goderti la mostra “Essere donna a Pompei”, a cura di Francesca Ghedini e Monica Salvadori.
Allestita nella Palestra Grande della città antica, offre uno sguardo su quella che era la condizione femminile nella società romana: gli aspetti della vita quotidiana e la posizione che le donne occupavano all’interno della casa e della società.
Grazie all’incredibile stato di conservazione della città campana affreschi, ritratti privati e funerari, graffiti, iscrizioni ed oggetti d’uso ci faranno entrare nel quotidiano di matrone, liberte, schiave, nei diversi i ruoli familiari, mogli, figlie, concubine e nelle varie fasi della vita.
Si tratta di tutto il mondo di ciò che era nelle loro mani al momento in cui vennero sorprese dalla furia del vulcano nel 79 d.c.

Dove si trova la mostra

 

COSA VEDRAI

La visita si articola in otto sezioni: 

  • Nella prima sala verrai accolto da voci e volti di donne che mettono in risalto la loro individualità.
    Poi, eccezionali testimonianze materiali daranno in via al racconto delle donne di Pompei. 
  • Nelle sale successive invece, aiutato da statue, affreschi, iscrizioni, graffiti e manufatti d’ogni genere, conoscerai gli aspetti principali della vita privata di una matrona: non solo la gestione delle attività domestiche e le relazioni con la servitù, ma anche l’educazione dei figli, la cura del proprio corpo e ciò che facevano nel tempo libero.
    Viene anche riservato un grande spazio alla vita pubblica e lavorativa delle donne. Erano non solo prostitute (più di 100 nell’intera città, molte per costrizione), ma anche donne che si occupavano di attività di grande prestigio, come potrai vedere nella sala dedicata alle imprenditrici, dove vengono raccontate le storie di donne cha hanno dato vita a nuove attività e cambiato il volto alla città.
  • C’è poi l’area dedicata alle necropoli:  monumenti funerari, iscrizioni e corredi restituiscono il ricordo di alcune di loro.
  • La mostra si conclude con uno sguardo sulla contemporaneità. Potrai infatti scoprire alcune donne che hanno contribuito alla scoperta e alla conoscenza di Pompei. 
    Potrai inoltre e guardare una selezione di spezzoni cinematografici, tratti dal grande cinema d’ambientazione ispirato all’antichità romana e in particolare a Pompei e tutti dedicati alla figura femminile.

Il percorso espositivo  si collega a tutta una serie di edifici che hanno un significato per capire la condizione della donna all’interno del Parco archeologico.
Verrai  perciò accompagnato da 8 donne nei loro ambienti:

  • Flavia Agatea ed Eumachia nelle tombe di Porta Nocera
  • Eumachi, ancora, nell’omonimo edificio nel Foro
  • Mamia e Nevoleia Tyche presso le tombe a Porta Ercolano
  • Asellina al Termopolio di Asellina
  • Giulia Felice nei Praedia di Giulia Felice
  • Eutychis che vendeva il suo corpo nel quartiere servile della Casa dei Vetti
  • Amaryllis presso la Casa di Marco della Venere in Conchiglia.

Alcuni oggetti esposti

Essere donna a Pompei sarà un viaggio tra arnesi da lavoro e di cosmesi, gioielli e di oggetti d’uso quotidiano: pentole, una culla, uno speculum ginecologico, coppe di vetro e corredi funerari.


La mostra è una continuazione dell’evento espositivo “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio”, allestito nel 2024, sempre nella Palestra grande, e dedicato alle le classi popolari della città che, in quanto ultime della scala sociale, a quei tempi “non avevano voce”.

Visitare gli scavi di Pompei di sera

Il brusio dei turisti si placa, le ombre diventano lunghe e le luci calde disegnano profili che sembra che si muovano. Scende una quiete quasi sacra, interrotta solo dalla voce del vento, dai passi dei visitatori sul basalto, dal canto dei grilli.
Visitare gli scavi di Pompei la sera è così: ti conduce in un’altra dimensione, dove la città non è più un sito archeologico ma un luogo che prende vita e a cui si può immaginare di appartenere per un istante.

Piacerebbe anche a te vivere l’esperienza di aggirarti tra le antiche strade rese magiche dalle luci soffuse?
Sappi che questo sogno può diventare realtà: il parco archeologico, in occasioni speciali, che variano di anno in anno, ti permette, soprattutto d’estate, di godere delle sue aree più suggestive (come la Villa dei Misteri, l’Anfiteatro, il Foro o le Terme) anche la sera, solitamente dalle 20.00 alle 23.00, con l’ultimo ingresso alle 22.00
Per rendere ancora più magici questi momenti inoltre organizza concerti, spettacoli, visita a mostre, passeggiate ed itinereri speciali che ti faranno vivere emozioni che difficilmente potrai dimenticare.

Alcuni consigli utili:

  • Per la tua passeggiata serale indossa scarpe comode per affrontare con facilità la pavimentazione tutt’alto che regolare. I basalto fa brutti scherzi anche di giorno, a maggior ragione quando la luce è bassa.
  • Se sei appassionato di fotografia porta con te un treppiede leggero: la luce calda delle pietre laviche, delle colonne, degli affreschi e dei mosaici ti faranno fare scatti da sogno. Inoltre il contrasto tra il buio del vesuvio e il dorato delle domus crea un contrasto mozzafiato.
    Evita però flash o luci artificiali: rovinano gli affreschi e disturbano l’atmosfera
  • Terminata la visita fermati a bere un bicchiere di Lacryma Christi in uno dei locali che si trovano vicino all’ingresso: concluderai in modo perfetto questa magnifica esperienza.
  • Se non raggiungi gli scavi autonomamente, valuta bene i mezzi di trasporto pubblici disponibili, in modo da rientrare alla tua sistemazione comodamente.
    Se invece arrivi con la tua auto controlla bene che il parcheggio che hai scelto (ce ne sono diversi nei pressi degli ingressi principali), controlla che questo resti aperto fino alla chiusura del sito (alle 23.00 circa)

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Quali sono le ultime scoperte a Pompei?

Gli scavi di Pompei, incredibile patrimonio UNESCO, si estendono per circa 66 ettari di cui 45 scavati. Rimane nascosta perciò ancora un’enorme mole di reperti, che aspetta di essere portata alla luce ed ammirata dai milioni di visitatori, che ogni anno e da tutto il mondo, raggiungono quest’antica città congelata nel tempo.

Iniziati nella seconda metà del XVIII secolo, gli scavi e le ricerche vanno avanti da allora, non solo per trovare nuovi reperti, ma anche per

  • mettere in sicurezza strutture che già esistono,
  • studiare il contesto archeologico
  • restaurare le aree di scavo e riqualificare le aree verdi.

A partire dal 2020, nuove campagne di scavo sono state messe in atto, in particolar modo nella zona a nord della città antica (area della villa di Civita Giuliana) e in quella centrale (regio IX). 
Ma quali sono dunque le ultime scoperte a Pompei?”.
Continua a leggere il mio articolo e lo scoprirai.
Qui di seguito infatti ti propongo una carrellata di alcuni dei principali ritrovamenti degli ultimi 5 anni, che hanno reso questo immenso parco archeologico ancora più ricco e pieno di fascino.

Cosa hanno ritrovato di nuovo a Pompei – Le ultime scoperte

1. La panchina d’attesa alla Villa di Misteri

Gli ultimi scavi nella parte finora inesplorata della conosciutissima Villa dei Misteri,  ha portato alla luce, sulla parte nord-occidentale, una panchina d’attesa in cocciopesto, posta sulla pubblica via di fronte al portone d’ingresso della villa.
Puoi vedere l’immagine originale qui.

E’ probabile che qui si sedessero non solo clienti venuti per chiedere un favore al padrone di casa, ma anche braccianti e mendicanti che percorrevano la strada che metteva in comunicazione Pompei con la moderna Boscoreale.
Era uso infatti che i  padroni romani ricevessero (era la cosiddetta salutatio), spesso durante la mattinata, i clientes, ovvero persone di un livello sociale più basso legate a un personaggio importante della società locale.

In cambio di favori, aiuto in questioni giudiziarie e piccoli o grandi prestiti, questi assicuravano loro sostegno politico  in occasione delle tornate elettorali dell’amministrazione cittadina.
Qualcuno di quelli che aspettava qui, per fare passare il tempo scriveva sul muro con un oggetto appuntito o con un pezzo di carbone. Si riesce infatti a leggere una data, però senza anno, e un possibile nome.
Panchine di questo genere si trovano anche davanti ad alcune domus di Pompei. 

Si può visitare?
Per il momento ancora no

2. Gli affreschi con il culto dionisiaco – 2025

Dagli scavi di una tra le più sontuose e ricche ville dell’antica città e dagli scavi, la Casa del Tiaso (Dioniso), è emersa una grande sala per banchetti affrescata da un ciclo di pitture che raffigurano l’iniziazione ai misteri del dio che muore e rinasce, promettendo altrettanto ai suoi seguaci.
Si tratta di una rara megalografia (nell’area vesuviana ne sono state scoperte solo quattro), ovvero dipinti di grande qualità e con figure a grandezza quasi reale. 
Vai a questo link se vuoi vedere l’immagine originale.

Rappresenta le baccanti come danzatrici ma anche come cacciatrici, con i loro splendidi carnieri, chi con un capretto sgozzato sulle spalle o con una spada e le interiora di un animale nelle mani.
Ci sono anche alcuni giovani satini che suonano il doppio flauto, mentre un altro compie una libagione (un sacrificio di vino) in modo acrobatico.
Al centro c’è una donna con un vecchio sileno che impugna una torcia: é di una inizianda, una donna mortale che, tramite un rituale notturno, sta per essere iniziata nei misteri di Dioniso.

Per sapere di cosa si tratta in maniera più aprofondita puoi guardare a questo link la puntata di Ulisse- Il piacere della scoperta dedicata proprio a questo incredibile ritrovamento.

Si può visitare?
Se vuoi ammirare questo dipinto dal vivo lo puoi fare visitando il “cantiere aperto” dei nuovi scavi, 
solo su prenotazione con un tour guidato di gruppo (15 persone circa) della durata di 45 minuti
La visita si effettua nei giorni feriali al mattino (solitamente alle 11.00)
Per prenotare puoi telefonare al numero 327 2716666.
E’ obbligatorio avere il biglietto d’ingresso al parco archeologico di Pompei. 

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3.  Il sacrario dalle pareti blu – 2024

Nella zona centrale dell’antica Pompei, in un ambiente di circa 8 mq situato nella porzione meridionale dell’isolato pertinente ad un quartiere secondario di una grande domus, è venuto alla luce un probabile sacrario dipinto, dedicato ad attività rituali e alla conservazione di oggetti sacri (qui per vedere l’immagine originale).

Sullo sfondo blu delle pareti sono rappresentate alcune figure femminili che affiancano le nicchie presenti al centro, e che raffigurano, in quelle laterali le quattro stagioni, le Horae, mentre in quelle sulla parete centrale allegorie dell’agricoltura e della pastorizia, come indicano gli attributi dell’aratro e del pedum, un corto bastone usato da pastori e cacciatori.
Dagli scavi sono emersi oggetti che arredavano la casa, momentaneamente sistemati lì in quanto erano in corso dei lavori di ristrutturazione.

Si può visitare?
Anche questo dipinto è compreso nelle visite al “cantiere aperto” dei nuovi scavi visitabile con visita guidata nei giorni feriali su prenotazione e con biglietto di ingresso agli scavi.

4. Gli attrezzi di un carpentiere – 2024

Sono stati scoperti in un ambiente nel quartiere servile della villa di Civita Giuliana. Oltre agli attrezzi da lavoro (una lunga corda, pezzi di legno e una sega con lama) sono presenti un letto e quello che sembra un telaio, forse  che apparteneva ad un altro letto. Il vano è conservato perfettamente e la tecnica dei calchi ha permesso di “riportare in vita” questi reperti con minuzie di particolari.
A questo link  l’immagine originale.

Si può visitare?
Al momento questo incredibile luogo non è visibile al pubblico.

5. Il dipinto di un vassoio con calice e focaccia – 2023

L’affresco è venuto alla luce durante gli scavi nell’insula 10 della Regio IX, e rappresenta un vassoio d’argento con sopra posato un calice di vino e a fianco ad esso una focaccia di forma piatta che serve da supporto per frutti vari (si possono vedere un melograno e forse un dattero), condita con spezie o piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra.
Sono poggiati sul vassoio anche frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni.
La rappresentazione che si trova su questo dipinto può far pensare ad un’antenato della pizza!
Se vuoi sapere com’è l’immagine originale del dipinto clicca qui

Si può visitare?
Anche questa meraviglia fa parte del percorso  “cantiere aperto” ai nuovi scavi. Puoi visitarlo solo quindi con una visita guidate nei giorni feriali, su prenotazione (tel. 327 2716666). Obbligatorio avere il biglietto di ingresso agli scavi. 

6. I due scheletri trovati nell’Insula dei Casti amanti – 2023

I corpi, due maschi di almeno 55 anni, sono stati rinvenuti riversi su un lato in un ambiente di servizio in cui si erano rifugiati in cerca di protezione (qui per vedere l’immagine originale).
In quel periodo la stanza non era utilizzato perchè probabilmente stavano facendo riparazioni o restrutturazioni alla casa.
Insieme agli scheletri sono venuti fuori anche oggetti, come un’anfora verticale appoggiata alla parete nell’angolo vicino a uno dei corpi e una collezione di vasi, ciotole e brocche accatastata contro la parete di fondo.

Il ritrovamento ha messo in luce che non fu solo l’eruzione a causare la morte degli abitanti dell’area ma anche un terremoto avvenuto in concomitanza.
Parte della parete sud della stanza è crollata colpendo uno degli uomini. La posizione del suo braccio alzato richiama l’immagine di un vano tentativo di proteggersi dalla caduta della muratura.
L’intera sezione superiore della a parete si è staccata ed è caduta nella stanza, travolgendo e seppellendo l’altro individuo.

Si può visiatre?
Puoi visitare questa incredibile scoperta percorrendo il percorso sopraelevato (passerelle sospese) che ti permetterà di osservare dall’alto l’intera Insula dei Casti Amanti, incluse le strutture recentemente scavate e restaurate.

L’ingresso è da via dell’Abbondanza, l’uscita su Casina dell’Aquila.

7. La tartaruga con il suo uovo – 2022

E’ una delle importanti ultime scoperte a Pompei.
Gli archeologi l’hanno trovata in ottimo stato di conservazione sotto il pavimento di una bottega ( ad 1,50 metri di profondità) di Via dell’Abbondanza, una via centalissima dell’antica città di Pompei.
Il suo carapace é quasi intatto, la testa intonsa, così come la coda e una delle zampe.
Il suo ritrovamento fa luce sugli ultimi anni di vita della città, che dopo quelli successivi al terremoto si era trasformata in un cantiere edilizio.  
La testuggine si era evidentemente introdotta nella taberna per scavare la tana e deporre il suo uovo.
Se vuoi vedere l’immagine originale clicca qui!
Nella stessa zona sono emersi dagli scavi anche bellissimi mosaici dai disegni raffinati e rari.

Si può visitare?
Per il momento no. La testuggine è conservata presso Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei 

8. La stanza degli schiavi – 2021

Si tratta di un ambiente rimasto integro fino all’arrivo dei flussi piroclastici, con il portico che ha retto perchè i lapilli si sono fermati sulla soglia. Si trova presso la grande villa suburbana di Civita Giuliana ed è uno stanzino occupato da schiavi stallieri, forse una piccola famiglia, ancora incredibilmente intatto con tutto il suo corredo di povere cose.
Puoi vedere l’immagine originale qui.

Nella stanza ci sono mobili molto semplici, dall’aspetto essenziale: tre brandine disposte a ferro di cavallo e con misure diverse, la più piccola destinata a un bambino.
Niente materassi solo una rete di corde con sopra solo una pezza di tessuto che il calco in gesso ha fatto ritornare alla luce con incredibile realtà. I muri sono spogli, con piccola finestra.
Sotto un letto si trova una pecie di di cestino e una piccola brocca. Accanto ai letti sono accatastate anfore e vasi.

Si può visitare?
Per il momento questo luogo non è aperto al pubblico.

9. Il carro da Parata – 2021

Trovato nel sito della villa suburbana di Civita Giuliana, si tratta di un carro spettacolare per i suoi complessi e raffinati decori realizzati in stagno e per la sua eleganza e leggerezza.
Puoi vedere l’immagine originale qui.
E, cosa ancor più incredibile, per il fatto che si sono mantenute le tracce dei cuscini, delle funi per reggere le corone di fiori, e addirittura le impronte di due spighe di grano lasciate su un sedile.
Dipinto di rosso e rivestito da decorazioni a tema erotico, il carro veniva forse usato per il culto di Cerere e Venere, o, con più probabilità, per un’aristocratica cerimonia di nozze.
Questo genere di carri non era mai stato trovato in Italia.

Si può visitare?
Se vuoi ammirarlo devi andare all’Antiquarium di Boscoreale (Viale Villa Regina 1), situato nelle immediate vicinanze dellarea archeologica di Villa Regina.
Nel caso tu arrivi in auto puoi raggiungerlo uscendo dall’Autostrada A3 Napoli-Salerno a Torre Annunziata sud oppure Boscoreale e poi seguendo le indicazioni per Viale Villa Regina.
Se invece sei già agli scavi c’è una navetta, chiamata Pompeii Artebus, che collega Pompei (Piazza Esedra) con l’Antiquarium di Boscoreale / Villa Regina

10. I corpi quasi integri di un quarantenne con un mantello e il suoi schiavo – 2020

Rappresenta un ritrovamento eccezionale. Dopo più di 150 anni dal primo utilizzo del metodo Fiorelli infatti, non solo si è potuto ottenere calchi perfetti delle vittime, ma anche, grazie a tecnologie innovative, a sondare e documentare ciò che portavano con se i due uomini nel preciso momento in cui vennero sorpresi dai vapori bollenti dell’eruzione: un manufatto in lana, forse una coperta o un altro mantello ( clicca qui per vedere l’immagine originale).
Non è ben chiaro quale fosse il loro ruolo all’interno della residenza dove sono stati rinvenuti, ovvero villa suburbana di Civita Giuliana.
Il calchi, che hanno riportato, come se fosse successo ieri, la posizione delle mani appoggiate sul petto, il cotone della tunica arricciata sul ventre dell’uomo.

Si può visitare?
Al momento no.

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Affreschi Villa dei Misteri


Visitare Pompei in un giorno.

Per visitare gli scavi di Pompei in un giorno nel miglior modo possibile è necessario partire da 3 presupposti fondamentali:

  1. iniziare presto la mattina, il Parco apre alle ore 9.00
  2. organizzare la visita con anticipo per saltare la fila all’ingresso
  3. portare acqua in abbondanza, crema solare, snacks e mettere scarpe comode

BIGLIETTI INGRESSO POMPEI

Ti starai chiedendo il perché sia fondamentale seguire queste regole: te lo spiego subito!

Per prima cosa, Pompei è un sito archeologico molto vasto e con moltissimi punti di interesse. Perciò partire presto di mattina ti concederà più tempo per esplorare il prezioso patrimonio UNESCO degli scavi di Pompei.

Inoltre, acquistare  il biglietto online di accesso al parco ti darà la sicurezza di entrare poco dopo il tuo arrivo, evitando di stare in fila e risparmiando tempo e fatica!

Devi sapere poi che gli scavi hanno poche zone d’ombra.
Quindi, ti consiglio di fare rifornimento di acqua e crema solare (o un ombrello se la stagione è meno bella).
Portarsi degli snack è utile perché nel parco troverete solo un punto ristoro alle spalle del Tempio di Giove.
Infine, c’è davvero tanto, ma tanto da esplorare, visitare, fotografare: meglio indossare le scarpe più comode che hai!

Adesso che conosci gli accorgimenti fondamentali per una visita a Pompei in un giorno, sei pronto a scoprire quali sono i punti di interesse da non perdere e quelli che  invece puoi tralasciare. 
Anche perché sono sicura che dopo la tua prima visita a Pompei non vedai l’ora di tornarci.

Cosa vedere a Pompei in un giorno: il teatro grande

Foto di Mario Vigna

Cosa vedere a Pompei in un giorno?

Ci sono moltissimi siti interessanti all’interno del Parco, così come tanti sono gli itinerari che puoi scegliere per visitarli. Tieni in considerazione il tempo che hai a disposizione e concentrati su quello che vuoi vedere.
Non hai tempo di organizzarti? Niente paura. Ho preparato per te un  itinerario perfetto per una visita indimenticabile.

Parco Archeologico di Pompei - Ingressi da Porta Marina

Questa non è l’unica via per accedere al sito, ma è la più comoda per iniziare il tuo itinerario
( scopri gli altri ingressi a questo link).
Superata la soglia di Porta Marina, concediti uun po' di tempo per goderti appieno  la sensazione di stupore e meraviglia da cui verrai sopraffatto. Sei dentro il parco di Pompei! Adesso cammina per qualche minuto e poi guardate alla vostra sinistra: eccovi nel Foro di Pompei.

1. Foro di Pompei

Il Foro di Pompei - come ogni foro romano - era il fulcro commerciale della città. Osserva le antiche botteghe artigiane, gli edifici politici e quelli amministrativi, i granai del Foro, il macellum e le terme. Immagina come poteva essere affollata la piazza del Foro al tempo: la città ospitava più di 10 mila abitanti!

Si affacciano sulla Piazza anche tre Templi:

Puoi visitarli tutti e tre ma senza soffermarti troppo a lungo. Non perdetevi il resto del parco!

visitare gli scavi di Pompei: la Casa del Fauno2. Casa del Fauno

Sul fondo della Piazza, attraversa l’Arco Onorario e prendi Via del Foro fino alla famosa Casa del Fauno, una delle più grandi case di Pompei.
Datata intorno al II secolo a.C., la Casa del Fauno era l'abitazione di un esponente della classe sociale elevata. Seppur il nome del proprietario sia ancora oggi sconosciuto, è facile notarne la ricchezza grazie alle sue caratteristiche.
Qui puoi ammirare una copia della statua del Fauno e del mosaico che raffigura la battaglia di Alessandro Magno contro i Persiani.
Entrambi gli originali sono conservati al Museo Archeologico di Napoli.

3. Casa di Sallustio

Questa Villa romana è tra le più antiche di Pompei.
La Casa di Sallustio è una costruzione in tufo che ha subito le disgrazie del tempo. Segnata dal terremoto e dall’eruzione, la casa è stata anche colpita durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Procedi poi fino a Porta di Ercolano e poi tenete la sinistra e prendete Via dei Sepolcri. Vi porterà dritto dritto fino alla tua prossima meta.

Vedere Pompei in un giorno: la Villa dei Misteri4. Villa dei Misteri

Eccovi qui, alla villa più famosa di tutta la città di Pompei.
Si tratta di una villa romana poco fuori le mura a nord della cittdina e la sua posizione è ottima per ammirare il panorama sugli scavi di Pompei e sul Golfo di Napoli.
Nota per i suoi affreschi - in particolare quelli raffiguranti Dioniso - la Villa dei Misteri è tappa fissa di tutti gli itinerari a Pompei.
La soluzione migliore è quella di andarci per l’ora di pranzo, per una pausa, così da evitare la folla.


Adesso che hai ricaricato le batterie, sei pronto per affrontare il pomeriggio e la visita ai siti più importanti del parco.
Tornae fino alla Porta di Ercolano poi tieni la sinistra verso Porta Vesuvio.
Visita le necropoli oppure, se scalpiti dalla voglia di vedere di più, prendi direttamente Via Stabiana.
Supera le Terme centrali e prosegui fino alla zona dei teatri.

Il teatro grande a Pompei, attrazione da visitare sicuramente5. Teatro Grande e Teatro Piccolo

I due teatri pompeiani sono costruzioni datate tra il II e il I secolo a.C. Ospitavano rispettivamente circa 5000 e circa 1300 spettatori.
Questo era il quartiere di intrattenimento della città, dove il popolo si riuniva per assistere a rappresentazioni teatrali, proclamazioni di poesie e concerti musicali.
Il Teatro Grande è ancora oggi un palco attivo per spettacoli serali di teatro e musica. Da qui prosegui fino a Porta di Stabia, poi svolta a sinistra fino a Porta Nocera.

Gli incredibili calchi di Pompei. Visita agli scavi6. Orto dei Fuggiaschi

Hai appena raggiunto il luogo più famoso del Parco Archeologico di Pompei.
L’Orto dei Fuggiaschi è il sito dove potrai osservare i calchi di alcuni uomini e donne pompeiani che cercarono di mettersi in salvo dall’eruzione del Vesuvio nel 79 a.C.
Continua nella stessa direzione ancora un po’: tieni, siamo quasi alla fine della visita!

Tra le cose da vedere a Pompei in un giorno c'è il bellissimo anfiteatro7. Anfiteatro di Pompei

Il tuo itinerario per visitare Pompei in un giorno si chiude con l’Anfiteatro.
Questa costruzione è il più antico anfiteatro conservato fino ad oggi e risale all’anno 80 a.C
L’anfiteatro di Pompei era teatro di lotte gladiatorie e poteva ospitare fino a 20 mila spettatori.
Il palco e la platea sono così suggestivi che moltissimi artisti - internazionali e non - hanno aspirato e  aspirano ad esibirsi lì.
Un esempio? I Pink Floyd hanno registrato lì il loro album Live in Pompei nel 1973

Fine della visita

La tua visita a Pompei si conclude qui. A questo punto, a te la scelta:

  • c’è un’uscita poco lontana dall’Anfiteatro, sulla Piazza che prende il nome da questa maestosa costruzione in pietra
  • oppure puoi proseguire fino a Porta di Sarno, poco più avanti, e poi prendere la Via dell’Abbondanza (il decumano della città di Pompei) e continuare diritto fino a Porta Marina

Il parco archeologico rappresenta un tesoro archeologico ancora in gran parte da scoprire. Ogni anno, nuove campagne di ricerca riportano alla luce ambienti, affreschi e oggetti che raccontano la vita quotidiana dell'antica città romana. Le recenti scoperte, come l’affresco dionisiaco della Regio IX, dimostrano quanto ancora sia nascosto sotto la cenere del 79 d.C (guarda Qui il video della trasmissione Speciale “Ulisse: il piacere della scoperta” – Pompei: una grande scoperta  proposta da Raiplay su questo incredibile ritrovamento!).
È un sito vivo, in continua evoluzione, che custodisce segreti millenari ancora tutti da svelare!

Informazioni pratiche

  • Quanto tempo ci vuole per visitare Pompei?
    Non è possibile visitare tutti gli scavi in un'unica volta. Per vedere però quasi tutte le attrazioni principali mettete in conto 5-6 ore, perciò serve avere un giorno a disposizione.
    Questo è il tempo limite, oltre la visita risulta davvero stancante.
    Tuttavia la durata della visita dipende da quanto vuoi camminare e da cosa vuoi vedere.
    Sono possibili anche tour di 2 o 4 ore. Un itinerario ben fatto ti aiuterà senz'altro a ottimizzare la tua visita a Pompei.
  • Quali sono le cose da vedere assolutamente a Pompei?
    Trovi la lista delle cose da non perdere a questo link
  • In quali giorni è chiuso il parco archeologico?
    I giorni di chiusura sono il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre.
    Per il resto il parco è sempre aperto.
  • Quali sono gli orari degli scavi di Pompei?
    Il sito é aperto dal 1  novembre al 31 marzo tutti i giorni dalle 9.00 alle 17,30. Ultimo ingresso alle 15.30.
    Dal 1 aprile al  31 ottobre invece tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.
    Per questo periodo sono state introdotte le fasce orarie e un numero massimo di ingressi di 20.000 visitatori.
  1. Dalle ore 9,00 alle ore 13,00 un massimo di 15.000 ingressi
  2. Dalle ore 13,00 alle ore17,30 un massimo di 5.000 ingressi 
  • Come procurarsi il biglietto per gli scavi di Pompei?

    I turisti che vivono l'esperienza di aggirarsi per le strade e le case di una città dove il tempo si è fermato quasi 2000 anni fa, sono più di 3.4 milioni l'anno. 
    Le code all'ingresso quindi, come è facile immaginare sono molto lunghe. Se vuoi ovviare a questo problema e iniziare subito la visita ti consigliamo di procurarti il biglietto on line.

  • Come ci si deve vestire per visitare Pompei? 
    Sicuramente è necessario indossare scarpe comode (bisogogna camminare molto e le strade sono irregolari e lastricate) così come vestiti confortevoli. Nelle mezze stagioni è utile vestirsi a strati per adattarsi a tutte le temperature ed è altamente cosigliato l'uso del cappello specie in estate.
    In caso di pioggia non sono consentiti gli obrelli quindi sarà necessaria una giacca o una mantella impermeabile.

Come arrivare e muoversi a Pompei

Pompei è una tra le mete turistiche più ambite e apprezzate di tutta Italia. La coltre di lava che il Vesuvio eruttò nel 79 d.C., descritta da Plinio il Giovane, ha ricoperto, per secoli e secoli, ogni casa, ogni struttura e la storia di ogni persona di cenere e lapilli: i suoi scavi, patrimonio dell’UNESCO dal 1997, rappresentano una delle testimonianze più incredibili di un passato tutt’oggi vivo e in grado di rapire l’anima di chi si trova a scoprirlo.
Una fotografia perfettamente conservata di un passato remoto. Per poterla vivere appieno è importante sapere come arrivare a Pompei e come muoversi nella città, per poter programmare il più bel viaggio alla scoperta della storia antica del nostro Paese.


Come arrivare a Pompei?

Fortunatamente la città è ben collegata ai principali snodi aeroportuali e stradali.

1. Bus e treno

Per chi arriva all’aeroporto di Napoli Capodichino, sarà possibile approfittare dell’Alibus, il servizio bus che lo collega al cuore della città. Scendendo alla stazione dei treni in Piazza Garibaldi sarà possibile trovare la linea Circumvesuviana e raggiungere gli scavi di Pompei con un treno della tratta Napoli Sorrento, scendendo alla fermata Pompei Scavi.

In alternativa, sempre dalla stazione centrale di Napoli, è possibile prendere un autobus della linea SITA (costo del biglietto 3,00 €), della compagnia EAVBUS o delle autolinee CSTP (numeri 004 e 075 della fermata Ferraris-INPS). Queste ultime due opzioni, però sono quelle con cui ci si impiega di più perchè gli autobus effettuano molte fermate.

Per maggiori informazioni:

CSTP: www.cstp.it

SITA: www.sitasudtrasporti.it

EAVBUS: www.eavbus.it

2. Auto

Per chi decide di raggiungere Pompei in auto sarà sufficiente imboccare l’autostrada Napoli-Salerno (A3) e uscire al casello di Pompei Ovest, con un pedaggio di appena 2,50 €. L’autostrada A3 è indicata anche per chi arriva da fuori Campania, uscendo a Pompei Ovest per chi proviene da Nord o a Pompei Est per chi proviene da sud. Quando si arriva a Pompei in auto è possibile parcheggiare la vettura appena fuori dalle mura storiche, nei numerosi parcheggi a pagamento e gratuiti dai quali potrà cominciare la propria avventura.

Chi ha la possibilità di viaggiare in auto potrà anche scoprire con più facilità i meravigliosi dintorni della zona. Pompei, infatti, risulta essere un punto di riferimento centrale per raggiungere anche Ercolano, Paestum e Oplonti, ai piedi del Vesuvio e a poco più di 30 Km da Napoli e Sorrento. Sarà possibile pianificare ogni tappa della propria gita, spostarsi verso Capri, Amalfi e Positano, visitare Vietri, Maiori, Minori e Salerno città.

Come muoversi a Pompei?

Pompei è una piccola cittadina pianeggiante da vivere e scoprire a piedi o in bici. Tuttavia, dopo una giornata di escursioni tra il Teatro di Pompei, il Foro e la Casa del Fauno Danzante, avere l’opportunità di poter contare su una valida alternativa, sapendo come muoversi a Pompei con altri mezzi, è sicuramente un vantaggio da non sottovalutare.

Pompei è perfettamente servita dalle compagnie di autobus SITA, CSTP e EVABUS. Per acquistare biglietti, abbonamenti, per avere informazioni su linee e tariffe, il sito di riferimento da poter consultare anche in loco è: www.unicocampania.it

Taxi

La città è ben servita da un servizio taxi efficiente e attivo a ogni ora del giorno. I taxi possono essere presi in:

Piazza Esedra (Tel: +39 081 5367852)
Piazza Santuario (Tel: +39 081 8632686)
Piazza XXVIII Marzo (Tel: +39 081 8503199)

Qual è la soluzione migliore?

Sono molte le opzioni a disposizioni tra le quali poter scegliere per rendere unica la propria vacanza. Quale sia la soluzione migliore dipende essenzialmente dal proprio viaggio e dalle proprie esigenze: se si viaggia in compagnia della famiglia, con bambini al seguito, la scelta dell’auto è sicuramente la più indicata. Allevierà lo stress del viaggio e consentirà anche ai più piccoli di godersi, in tutta tranquillità, la magia di un panorama che scorre tutto da scoprire.

Per chi viaggia con lo zaino in spalla, la Circumvesuviana e il treno in generale sono una scelta versatile e perfetta: durante i 30-40 minuti di viaggio da Napoli a Pompei si avrà l’opportunità di pianificare, dare un’occhiata all’itinerario e riposarsi un po’ le gambe prima di mettersi in cammino tra le antichità perfettamente conservate dell’affascinante città.

L’autobus è una soluzione ottima per chi alloggia a Napoli e desidera avventurarsi tra i misteri di Pompei portando con sé l’essenziale: sono, infatti, sufficienti una bottiglia d’acqua e una macchina fotografica per godersi le meraviglie di Pompei e immergersi in un’autentica cartolina inviata oltre duemila anni fa.

POMPEI BIGLIETTI

Visitare Pompei da Napoli

Visitare Pompei da Napoli può essere un'ottima idea se state programmando una vacanza di qualche giorno nella bellissima città partenopea.
Gli scavi distano infatti solo 24 chilometri: sarete vicinissimi al sito archeologico più visitato al mondo e la terza attrazione più visitata in Italia dopo il Colosseo e gli Uffizi.
Vi consigliamo perciò di non perdere questa occasione unica.

Come visitare Pompei da Napoli

In Treno

È il modo più comodo per arrivare agli scavi di Pompei da Napoli. Potete scegliere se prendere:

  • La Circumvesuviana nella tratta Napoli-Sorrento (35 minuti di percorrenza) che vi lascerà vicinissimo all'ingresso principale del parco archeologico.
    I treni partono dal binario 3 della stazione Circumvesuviana di Napoli Piazza Garibaldi. Si trova al piano inferiore dello stesso edificio della stazione di Napoli centrale.
    Cercate le scale situate al centro della stazione e scendete.
    Scendete poi alla fermata Pompei Scavi Villa dei Misteri e vi troverete proprio davanti all'ingresso di Porta Marina Superiore.
    L'Ingresso di piazza Esedra (Porta Marina Inferiore) è un po' più in basso. Potete comprare il biglietto alla biglietteria o a una delle edicole presenti nella stazione.

  • Il Treno metropolitano (38 minuti di percorrenza), che ferma a circa 10 minuti a piedi dall'ingresso est.
    Parte da Napoli Piazza Garibaldi e dovete scendere alla stazione di Pompei (non Pompei scavi!).

In autobus

Ci impiegano circa 45 minuti e partono dalla stazione di Napoli centrale.
Potete prendere gli autobus

  • della linea SITA
  • della compagnia EAVBUS
  • delle  autolinee CSTP (numeri 004 e 075 della fermata Ferraris-INPS).
    Queste ultime due opzioni, però sono quelle con cui ci si impiega di più perchè gli autobus effettuano molte fermate.

    IN MACCHINA

Se decidete di raggiungere Pompei in auto basterà imboccare l’autostrada Napoli-Salerno (A3) e uscire al casello di Pompei Ovest.
Una volta arrivati potrete parcheggiare la macchina appena fuori dalle mura storiche, nei numerosi parcheggi a pagamento e gratuiti.

IN TAXI

Può essere un'alternativa se viaggiate in più persone.
È sicuramente la soluzione più rapida (impiega infatti solo una ventina di minuti), ma se siete da soli risulta una soluzione costosa.
Si spendono infatti tra i 26 e i 32 euro a tratta.

Se volete visitare Pompei da Napoli potete anche scegliere di non organizzare tutto da soli, ma di seguire un tour organizzato. Non penserete a nulla se non a godervi
l'esperienza!

Qui di seguito ve ne consigliamo qualcuno:

 

 

VISITA NAPOLI POMPEI

Prima di partire per visitare Pompei da Napoli vi tornerà utile seguire questi pochi accorgimenti che vi elenchiamo di seguito.
Vi eviteranno inconvenienti e vi permetteranno di vivere una giornata indimenticabile.

  1. indossate scarpe comode e chiuse, dovrete camminare a lungo su strade un po' dissestate e quindi a volte poco agevoli

  2. Vestitevi a strati nelle medie stagioni o con abiti leggeri se visitate d'estate e indossate un cappello.
    Ci sono poche zone d'ombra. La visita agli scavi di Pompei dura ore perciò potrebbe risultare decisamente più faticosa se dovrete sopportare il sole in testa e soffrire il caldo.
    Non dimenticate poi un ombrello nel caso facesse brutto tempo

  3. Portatevi dell'acqua da bere, per lo stesso motivo di cui vi abbiamo appena parlato

  4. Portate con voi una crema solare, a meno che non visitiate d'inverno, per proteggere la pelle dal sole

  5. Portatevi degli snack nel caso vi venisse fame durante la visita perchè nel parco archeologico troverete solo un punto ristoro gestito da Autogrill, alle spalle del Tempio di Giove.

Acquistare i biglietti

Per arrivare preparati vi consigliamo di prenotare i vostri biglietti on line, risparmierete tempo e fatica. Se volete potete scegliere tra i vari pacchetti che vi proponiamo qui sotto.
Godetevi la visita!

 

Gli orari degli scavi di Pompei

Dal 1  novembre al 31 marzo   Tutti i giorni dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre Tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Leggi anche Visitare gli scavi di Pompei in un giorno Visitare Pompei con bambini I dintorni di Pompei Le risposte alle vostre domande per visitare Pompei

Dove cercare un hotel a Pompei

Visitatori da ogni angolo del mondo, appassionati di storia e archeologia, studenti in gita scolastica.
Circa 2 milioni e mezzo di turisti scoprono ogni anno gli scavi archeologici di Pompei, alle pendici del Vesuvio.
Insieme alla Galleria degli Uffizi a Firenze, ai Musei Vaticani a Roma e alla Basilica di San Marco a Venezia, sono infatti tra le attrazioni più visitate in Italia.
Ma dove alloggiano tutte questa persone?

I turisti in viaggio scelgono di prenotare un hotel a Pompei, un b&b oppure un agriturismo.
Ma ci sono anche soluzioni più economiche, come residence e appartamenti.

E voi, sapete già dove dormire a Pompei?
Ecco in nostri consigli:

Prenotare un hotel a Pompei

Pompei è una città storica, nota per i suoi scavi archeologici che hanno riportato alla luce la vita dei nostri antenati ai tempi dell’Impero Romano.
Pompei però è anche una città turistica. Accoglie ogni anni milioni di visitatori, che arrivano curiosi e se ne vanno stupefatti.

La città è perfettamente pianificata per accogliere i turisti e le loro esigenze, in particolare per quanto riguarda gli alloggi. Trovare un albergo a Pompei per la vostra prossima visita sarà un gioco da ragazzi. 
Nella cittadina campana troverete alloggi per tutti i gusti e per tutti i budget.

La zona del Santuario della Beata Vergine è da molti considerata la migliore per cercare una sistemazione dove soggiornare.
E' centrale, offre tutto a pochi passi ed è molto comoda per chi cerca anche altre attività oltre alla classica visita agli scavi. 
Un esempio? Lo shopping. O una cena fuori. Oppure la vita mondana.

In alternativa, si può optare per un alloggio più economico appena usciti dalla città. 

 

Hotel a Pompei: i più vicini al sito archeologico

Tra gli hotel vicini agli scavi di Pompei, nei primi posti troviamo quelli del centro storico, soprattutto nei dintorni di Via Plinio.
Qui trovi infatti i due ingressi principali del parco, a una breve distanza da alcune strutture ricettive. Sono perfette se lo scopo del tuo viaggio a Pompei è semplicemente la visita al parco archeologico.

Tra questi, i due hotel più gettonati sono:

  • Hotel degli Amici di Pompei é un piccolo albergo di 15 camere a conduzione familiare. 
     A pochi passi dagli scavi, l’Hotel degli Amici, struttura 3 stelle, offre una comoda soluzione che permette agli ospiti di visitare non solo Pompei, ma anche molti altri centri interessanti nelle zone limitrofe.
    Ad esempio, Napoli, Caserta e la Costiera Amalfitana.
  • Hotel del Sole di Pompei é una struttura rinomata per i servizi e per un’ottima vista sull’Anfiteatro (tra le cose da visitare a Pompei) e parte degli scavi (solo da alcune camere).

Questo albergo è conosciuto fin dall’Ottocento e ha ospitato, ad oggi,  un vasto numero di persone in visita alla cittadina campana.

Entrambe le strutture sono particolarmente vicine all’ingresso del parco Archeologico degli scavi di Pompei - e sono altrettanto comode alla stazione ferroviaria (circa 10 minuti a piedi) che collega la cittadina a Napoli, Roma e altre grandi città del meridione.

Hotel di lusso a Pompei

Anche chi ha pianificato un budget abbastanza alto per il proprio hotel può decidere tra una varietà di strutture.

Il più consigliato dai turisti alla ricerca di relax e di un buon rapporto qualità-prezzo è il Pompei resort.
A pochi minuti dal centro e dai siti turistici principali, questo hotel 4 stelle offre camere confortevoli e arredate con gusto.

La vicinanza all’autostrada A3 è una posizione favorevole alla visita in giornata di altri centri nei dintorni di Pompei.

L’hotel Pompei Resort è completo di un ottimo ristorante, che prepara ogni giorno i piatti della tradizione campana con materie prime di ottima qualità.

Inoltre, le suite di questo hotel sono le uniche stanze a Pompei con vasca idromassaggio, perfette per un momento di relax dopo una giornata di visita.

Alloggi e hotel economici a Pompei

Pompei è tra le città con una vastissima offerta di alloggi: non avrete problemi a trovare l’offerta più vantaggiosa.

State cercando il miglior prezzo per un alloggio a Pompei?
Allontanatevi da Via Plinio, dagli scavi e dal Santuario di Pompei.
Come in moltissime città turistiche, la vicinanza al centro fa salire le tariffe alle stelle.

State cercando un buon compromesso tra un prezzo abbordabile e un posto non troppo disperso?
Vi consigliamo di...

Dormire a Pompei in un b&b o agriturismo

Questa è la miglior scelta in assoluto se, tenendo un occhio anche al budget, non potete rinunciare ad alcuni comfort essenziali.

I B&B a Pompei sono sempre meno costosi degli hotel e sono piccoli, quindi non affollati. I servizi offerti da un bed&breakfast sono dedicati e personalizzati.

Consiglio questa soluzione soprattutto alle famiglie.

Il B&B Villa delle Rose, a soli 300 metri dall’ingresso del Parco Archeologico, offre camere spaziose e confortevoli.
Oppure potete prenotare una stanza presso il B&B Elena, a gestione familiare, molto adatto per chi vuole dedicarsi alla visita di questa stupenda cittadina campana.

Se invece siete alla ricerca di un soggiorno autentico, alla scoperta delle meraviglie di Pompei e dintorni, e siete abbastanza flessibili per quanto riguarda la location, vi consiglio il soggiorno in agriturismo.
A pochi chilometri dal centro di Pompei ne trovi più di uno: ogni agriturismo ha le sue peculiarità ed è immerso nella natura.

L'Agriturismo Vivinatura è il più gettonato nei dintorni di Pompei.
Offre un ampio giardino con piscina, un parco giochi per bambini e una fattoria degli animali. Le stanze sono spaziose e pulite, il ristorante prepara piatti squisiti con prodotti coltivati sul posto.

Questo agriturismo si trova a soli 5 minuti di auto dagli scavi e offre un parcheggio gratuito.

BIGLIETTI POMPEI

Il Vesuvio – Tutti i modi per visitarlo

Il Vesuvio non è solo il simbolo della città metropolitana di Napoli, è anche il suo fedele protettore. Questo nonostante, nel corso della storia, non sia stato proprio un ottimo compagno.  
Domina tutto il Golfo di Napoli e, insieme a Stromboli ed Etna, é uno dei tre vulcani attivi d'Europa.
È possibile visitarlo grazie a diversi percorsi di trekking, che si possono affrontare da soli oppure accompagnati da una guida turistica.

Qualsiasi modo si scelga, la salita lungo il cammino e la vista dal cratere ne valgono davvero la pena!

Visitare il vulcano è un'ottima idea per una gita nei dintorni di Pompei in un giorno.

COME RAGGIUNGERLO


Raggiungere il Vesuvio è molto semplice.

Ci sono diverse modalità in base al tempo a disposizione per la visita e il budget di cui disponete.

Perderlo di vista è praticamente impossibile, perché sovrasta tutta la città metropolitana di Napoli.
Perciò, la maniera più semplice e immediata per visitare il vulcano è andarci a piedi.

Per gli esperti scalatori, visitarlo a piedi sarà un gioco da ragazzi.
Non avete esperienza? Nessun problema.
Ci sono ben 11 sentieri diversi, per un totale di 54 chilometri per esplorare il vulcano in lungo e in largo.

1. CON UNA GUIDA

Tour guidati per il Vesuvio ne esistono a centinaia:

  • Alcuni durano la mezza giornata mentre altri una giornata intera.
  • A volte comprendono il pranzo, o uno spuntino, altre volte no.
  • Comprendono il trasporto da Napoli oppure la guida ti aspetta all’entrata del parco.

E’ chiaro che il prezzo varia a seconda della durata della visita e in base alla tipologia di tour guidato per il Vesuvio che prentate.

Potete scegliere alcuni dei pacchetti che vi proponiamo qui sotto


2. CON UN BUS ORGANIZZATO

Potete comodamente raggiungere l’ingresso per il parco del Vesuvio con un autobus privato, organizzato prima o durante la vostra visita.
Potete infatti prenotare questo servizio ai punti di informazione turistica oppure presso moltissime strutture ricettive nella città metropolitana di Napoli.

Un autobus privato da Napoli all’ingresso del Parco costa circa 15 € e non include l’accesso al parco né una visita guidata.

Diverse compagnie effettuano questo servizio: portandoti all’entrata del parco in mattinata ed aspettandoti all’uscita nel pomeriggio.

3. CON I MEZZI PUBBLICI

Pratica più economica rispetto ad un trasporto privato, utilizzare i mezzi pubblici per visitare il Vesuvio è allo stesso tempo conveniente e comodo.

Dalla stazione di Napoli Centrale prendete un treno regionale e scendete alla fermata di Ercolano Scavi.
Da qui, un autobus locale per arrivare a destinazione.

La durata totale del tragitto è di circa 40 minuti.

QUANDO VISITARLO

Il Parco Nazionale del Vesuvio è aperto alla visita durante tutto l’anno, a patto di condizioni meteorologiche favorevoli.

La visita è quindi sconsigliata nei mesi invernali per l’incertezza del meteo e più indicata in primavera o in autunno.

Potete accedere a partire dal mattino fino al calare del sole:

  • A marzo ed ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00
  • Ad aprile, maggio, giugno e settembre il parco è aperto dalle 9.00 alle 17.00
  • A luglio e agosto si dalle 9.00 fino alle 18.00

I SENTIERI 

I sentieri che permettono di esplorare la riserva del Vesuvio variano in lunghezza e quindi in tempi di percorrenza (dai 30 minuti alle 6-7 ore di cammino), e in difficoltà, bassa media o alta in base anche e soprattutto alla pendenza del tracciato.

Tra i percorsi più interessanti:

  • Il Trenino a Cremagliera - una passeggiata di 2 ore lungo un tragitto di difficoltà media alla scoperta del percorso storico di ascesa al vulcano partendo dalla cittadina di San Sebastiano.
  • L’Olivella - una camminata di difficoltà bassa di circa 2 ore e mezza attraverso le stupende campagne di Sant’Anastasia.
  • Il Fiume di Lava - percorso di circa un’ora, accessibile grazie ad un livello basso di difficoltà, attraverso un paesaggio quasi lunare formato dalla colata lavica.

Due sono invece i tracciati accessibili a chiunque:

  • Il Monte Somma - con partenza da Ercolano attraversando Via San Vito.
  • Lo Stradello della Via Traversa - con partenza lungo la provinciale Ercolano-Vesuvio.

Esiste anche un altro tracciato chiamato Monte Somma, di livello difficile, che permette di esplorare la vetta più alta del monte, chiamata Punta Nasone.

Salire fino alla parte sommitale, cioè fino al cratere del vulcano, il cosiddetto sentiero Gran Cono del Vesuvio, è un’esperienza adatta a molti.
Consiste in una passeggiata di circa 2 ore e 30 lungo un percorso piano e accessibile.

CONSIGLI

Visitare il simbolo di Napoli è un’esperienza fantastica, che consiglio agli appassionati di turismo, agli avventurieri e agli amanti della natura.

Per viverla al meglio, ci sono alcuni consigli che voglio darti prima della partenza.

  • Ritaglia un giusto lasso di tempo alla visita.
    Prendnditi almeno 1 ora e mezza per esplorare parte dei sentieri tracciati nel Parco.
    Se puoi, percorrene più di uno, per vivere al meglio la biodiversità di questo luogo.
  • Controlla sempre il meteo prima della partenza
  • Indossale scarpe più comode che hai messo in valigia.
    Dovrai fare infatti delle lunghe passeggiate, a volte in salita e su un terreno non sempre spianato.
  • Prima del rientro all’alloggio fermati ad assaggiare i prodotti del luogo, come il vino Lacryma Christi, prodotto con le uve coltivate sul suolo vulcanico.

IL VULCANO

Alto 1281 m slm, è situato all'interno di una parziale caldera (un'ampia conca) di più o meno 4 metri quadrati.

La caldera è la parte che rimane di un precedente vulcano, quello che oggi chiamiamo Monte Somma, dopo che l'eruzione del 79 d.c., raccontata da Plinio il Giovane, aveva fatto crollare il fianco sud, dove si è formato il cono attuale con il suo cratere.
Per questo motivo il complesso vulcanico si chiama Somma-Vesuvio, mentre con Vesuvio ci si riferisce al cono interno.

È un tipico vulcano poligenico e misto. Lo compongono infatti lave di composizione chimica diversa ed é formato sia da colate di lava sia da depositi piroclastici. 

La sua storia risale a circa 400 mila anni fa, anche se le informazioni più certe si riferiscono agli ultimi 25mila anni.

I tre periodi principali

  • Dalle origini al 79 d.c.: si forma il monte Somma, poi demolito da diverse eruzioni esplosive
  • Dal 79 d.c. al 1631: nel 79 si verifica l'incredibile eruzione che seppellì sotto metri di ceneri bollenti e colate di fango le città di Pompei ed Ercolano, Oplonti e Stabia. Nei secoli successivi si verificano molteplici eruzioni
  • Dal 1631 ad oggi: nel 1631 un’altra violenta eruzione del vulcano dà il via ad una nuova fase di attività, caratterizzata da eruzioni numerose.
    Con l'ultima eruzione del 1944 é entrato nella fase di "riposo attivo".

Oltre a queste eruzioni significative, ci sono state molte altre eruzioni di varia entità nel corso dei secoli.
Bisogna tenere presente che la montagna è ancora attiva e può riprendere la sua attività eruttiva in futuro.
Gli scienziati lo monitorano costantemente  per proteggere la popolazione circostante.

Origine del nome

Ci sono diverse ipotesi

  1. Ha un'origine indoeuropea. La radice aues ricondurrebbe al termine illuminare, bruciare 
  2. Deriva da Vesbio capitano dei Pelasgi che dominò su quella zona
  3. Deriva da Veh Suis (guai ai suoi), con riferimento al fatto che la maggior parte delle sue eruzioni avevano preceduto o seguito avvenimenti importanti per la regione campana o la stessa città di Napoli. Avvenimenti quasi sempre nefasti.

Ora che sai proprio tutto sulla visita a questo affascinante luogo famoso in tutto il mondo, non ti resta che fare la valigia e goderti l'esperienza. Sono sicura che ne rimarrai entusiasta e ne conserverai un bellissimo ricordo.

Buona Vacanza!

Itinerario a Pompei per bambini

Organizzare una visita a Pompei per bambini: sarà una buona idea? Se ti stai ponendo questa domanda ti tranquillizzo subito dicendoti che assolutamente si, l'idea è giusta. 
Con qualche accorgimento, certo, e, soprattutto con un buon itinerario.

Prima di tutto ti sconsiglio di visitare Pompei nei mesi più caldi dell'estate.
Se puoi scegliere evita luglio e agosto, quando le temperature sono alte.
Gli scavi sono estesi e la vegetazione scarsa, perciò l'ombra è veramente poca.
Se è difficile sopportare il caldo per noi adulti, immagina quanto può esserlo per i tuoi piccoli. Rischia che si affatichino troppo e che la visita si trasformi in qualche cosa di poco piacevole.
Se invece non hai scelta, a meno che non visitiate in inverno, ricorda di portare con voi, bottigliette d'acqua, snack, cappelli, crema solarscarpe comode.
Di passi ne farete sicuramente tanti.

Qui di seguito ti propongo un itinerario della durata di circa 3 ore.
Secondo me è la tempistica giusta per per godersi la visita.
Vedranno cose meravigliose senza stancarsi eccessivamente. 
Per rendere l'esperienza ancora più interessante ti suggerisco di mettere in conto del tempo perchè si sbizzarriscano a fare delle foto: si sentiranno dei veri reporter!

La partenza del tour di Pompei per bambini è da Porta Marina, uno degli ingressi del Parco Archeologico degli scavi di Pompei.

 

1.  Prima tappa

Varcata la soglia verrete catapultati indietro nel tempo, a quel fatidico 79 d.c., anno della terribile eruzione del Vesuvio che coprì la città cristallizzandola nel tempo.
Tutto è rimasto così come era 2000 anni fa, strade, edifici, botteghe.
Percorrete via Marina che poi si trasforma in via dell'Abbondanza. Camminando osservate come erano fatte le strade, con i loro grossi blocchi di basalto affiancato dai marciapiedi più alti della carreggiata.

Con una passeggiata di poco più di 10 minuti (1 km circa) arriverete alla prima attrazione che sicuramente interesserà i tuoi bambini:  la scuola degli armatori (Schola Armaturarum).
La troverete all'angolo tra via dell'Abbondanza e vicolo Ifigenia, al civico 6.
Lungo il tragitto, all'angolo tra via dell'abbondanza e il Foro troverete dei grossi blocchi di  pietra che attraversano la strada: erano le antiche "strisce pedonali"!
Erano così rialzate per evitare ai pedoni  il fango quando pioveva.
Erano anche sufficientemente larghe per lasciare il passo al transito del carri. 

Restaurata, dopo il crollo della copertura avvenuta nel 2010, la schola venne costruita pochi anni prima dell'eruzione, come sede  di un'importante associazione di stampo militare. Qui i giovani pompeiani si allenavano alla lotta e alle arti gladiatorie e qui si riunivano gli affiliati per organizzare le attività militari e i giochi, che si svolgevano nel Teatro Grande o nell'Anfiteatro.
Era dotato di un ampio salone chiuso da una transenna di legno, ricostruita sulla base delle impronte lasciate dalla cenere.
Sulle pareti trovavano posto delle mensole su cui venivano poggiate le armature e i trofei militari.

2. Seconda tappa 

Dopo aver visitato con calma quest'attrazione riportatevi su via dell'Abbondanza e raggiungete il Teatro Grande, una struttura dell'epoca sannitica, completamente ricostruita nel II secolo a.C. e restaurata nel 80 a.c. 
Il teatro venne edificato ai piedi di una collina, in modo da sfruttare la sua pendenza per realizzare la gradinata per il pubblico.
Prima dell’eruzione del Vesuvio, qui il popolo assisteva a spettacoli di mimi, commedianti, pantomimi e le cosiddette atellane”, commedie dal tono farsesco.
Ancora oggi è un luogo di incontro per appassionati: in estate il suo palco ospita rappresentazioni teatrali e concerti.
Fai giocare i tuoi bambini a scoprire la perfezione dell'acustica e dell'effetto Dolby Surround.
Si divertiranno e ne rimarranno impressionati.

Pompei per bambini: visitare il Teatro grande

3. Terza tappa

Usciti dal Teatro Grande percorrete via dei Teatri, girate a destra e tornate su via dell'Abbondanza per raggiungere il prossimo punto di interesse di questo itinerario di Pompei per bambini: le Terme Stabiane.
La struttura che possiamo visitare oggi comprende un'area di circa 3500 metri quadri e venne edificata nel II sec a.c., periodo in cui Pompei venne sottoposta ad un grande rinnovamento edilizio.
Qui non solo si faceva il bagno, ma si discuteva anche di politica, di battaglie, di processi, di donne.....era il salotto cittadino dove venivano discussi i fatti del giorno.

Al centro si trova una palestra porticata su tre lati  a  est sono realizzati gli ambienti per il bagno (il frigidarium, qui solo nella parte maschile, il tepidarium e il calidarium), rigorosamente divisi in una sezione maschile e una femminile.
Ogni sezione presenta uno spogliatoio. Ci sono anche delle fornaci che servivano a provvedere al riscaldamento degli ambienti. 
A nord della palestra si trova una latrina mentre ad ovest una piscina, circondata da due vasche più piccole dove gli atleti erano soliti lavarsi e detergersi. 

4. Quarta tappa

Una volta fuori dalle Terme stabiane recatevi a visitare quella che forse è l'attrazione degli scavi di Pompei che desta più emozione: l'Orto dei fuggiaschi. 

Sicuramente, uno dei punti di interesse più visitato, comprende un'area di 1500 metri quadri, dove vennero rinvenuti i corpi di 13 persone, adulti e bambini, che stavano cercando scampo dalla violenza del Vesuvio in piena eruzione nel 79 d.c. correndo verso le mura della città.
Adesso i calchi ottenuti da quei corpi grazie al metodo Fiorelli sono esposti in una  teca preso il muro di fondo dell'orto. 
Potrete vedere le fattezze dei corpi e dei volti che conservano la drammaticità del dolore provato nell’ultimo momento della loro vita. 
Questa tappa sarà un momento emozionante e suggestivo, soprattutto per i bambini più grandi. 

5. Quinta tappa

Non vi rimane ora che affrontare l'ultima tappa di questo itinerario di Pompei per bambini: i Granai del Foro, il deposito archeologico più grande degli scavi.
Ospita infatti circa 9.000 oggetti: anfore da trasporto, ceramica da mensa e da cucina,  un fornello in metallo per la cottura dei cibi e molto altro. Per arrivare ai granai ripercorrete a ritroso il precedente percorso.
Quando siete ritornati su via dell'Abbondanza percorretela fino al foro, girate a destra verso via degli Augustali e poi a sinistra. 

Visita a Pompei con bambini: i granai del Foro

Il vostro itinerario di visita finisce qui. Decidi tu se seguirlo così com'è o modificarlo, invertendo o saltando alcune tappe a seconda di come ti torna più comodo o della stanchezza dei tuoi bambini.
Una volta terminato  in circa cinque minuti potete raggiungere l'uscita da Via Marina.
Un consiglio che ti do è quello di procurarti una mappa degli scavi all'ingresso del Parco archeologico, così da facilitarvi l'orientamento.

Qui sotto troverai una mappa che ti segnala i punti di interesse che ho citato nell'itinerari, così ti puoi iniziare a fare un'idea del percorso.

 
ORARI SCAVI DI POMPEI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Dal 1 aprile al  31 ottobre
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

Cosa visitare a Pompei

Visitare Pompei è un’esperienza indimenticabile, da regalarsi almeno una volta nella vita. Scoprire i resti di quella meravigliosa città che fu intrappolata nel 79 d.C. dalla coltre di lava eruttata dal Vesuvio, significa poter respirare un’aria di solennità, di cultura e di storia. Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, Pompei ha origini antiche quasi quanto Roma: nasconde un mondo fatto di storia e architettura, rimasto così perfettamente intatto da risultare ancora oggi vivo e magico.

Per cogliere l’imperdibile opportunità di immergersi in un viaggio nel passato, è consigliabile procurarsi i biglietti in anticipo per evitare lunghe attese: ogni giorno, l’antica città romana viene visitata da migliaia di turisti, pronti ad avventurarsi tra ville, templi, fontane e officine per la lavorazione della lana.
Nel 2023, anno record, sono stati ben 4 milioni i visitatori, come riporta napoli.corriere.it

Cosa visitare a Pompei: gli scavi

Per visitare agilmente questa città senza tempo, oltre a procurarsi i biglietti Pompei, è essenziale essere comodi. È consigliabile attrezzarsi con un bel paio di scarpe da trekking e vestirsi a cipolla, con abiti che che siano facili da togliere qualora facesse particolarmente caldo.
Visitare Pompei in un giorno non vi permetterà di vedere proprio tutto, ma con un buon itinerario potrete visitare sicuramente molte delle attrazioni che hanno reso famosi gli scavi di Pompei in tutto il mondo.
Per sfruttare al meglio la giornata vi consigliamo di  cominciare il tour appena il parco archeologico apre (per sapere quando leggi il nostro articolo  Scavi di Pompei orari). 

1. Villa dei Misteri

Iniziare dalla famosa Villa dei Misteri, sicuramente  tra le cose da visitare a Pompei, con i suoi affascinanti affreschi raffiguranti i misteri dionisiaci, consente di ammirare sin da subito le magnifiche architetture pompeiane e l’importanza attribuita al misticismo.

Cosa visitare a Pompei: la meravigliosa Villa dei Misteri

2. Casa del Fauno

In via della Fortuna si trova la Casa del Fauno, una tappa immancabile quando si deve scegliere cosa visitare a Pompei: vista l’immensità della struttura di questa villa, si pensa che appartenesse a un nobile romano piuttosto importante (si pensa appartenesse al nipote di Silla). Al centro dell’impluvio, nell’atrio, è presente la piccola statua del Fauno dal quale prende il nome la casa, che si presenta con i pavimenti mosaicati e una serie di entrate che conducevano ai vari ambienti .

3. Teatro Grande

Poco distante dalla Casa del Fauno, si trova il Teatro Grande, costruito nel II secolo a.C.: con una capienza di oltre 5.000 spettatori, presenta una gradinata suddivisa in 7 livelli dai quali era possibile ammirare la messa in scena di commedie e tragedie. L’Anfiteatro, in via dell’Abbondanza, è una delle costruzioni in pietra più antiche mai scoperte che risale all’80 a.C.: con una capienza di ben 20.000 spettatori, ha la particolarità di non avere sotterranei.

Il tempio di Apollo a Pompei, nella lista di cosa vedere

4. Il foro

Tuffatevi nel cuore della città, visitando il Foro. Il centro economico, sociale e politico di Pompei ospita al proprio centro il magnifico Tempio di Apollo,  luogo di culto e di venerazione di Apollo e Mercurio. E' senz'altro da inserire nella lista di cosa visitare a Pompei.

5. Il Santuario

Visitare Pompei non può non includere anche una gita al Santuario della Beata Vergine del Rosario, consacrata nel 1891 e fulcro della Pompei Nuova: si racconta che una donna affetta da una forma di epilessia molto grave chiese alla Vergine Maria di essere guarita. Il miracolo avvenne, rendendo il Santuario una meta ideale per tutti i devoti in cerca di pace e spiritualità.

POMPEI SCAVI ORARI
Dal 1  novembre al 31 marzo  
Tutti i giorni
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.

Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre

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